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FORMAZIONE Europa

Diario dal Berlinale Talent Campus - Giorno 3

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Berlino 17/02/2010 - Oggi al Berlinale Talent Campus, tra un incontro con il leggendario regista giapponese Yoji Yamada e la psichedelica video-performance dell'artista islandese Ásdís Sif Gunnarsdóttir, siamo riusciti ad intrufolarci in un evento piuttosto privé: "Call it fiction", la presentazione della script station del Talent Campus.

Attorno ad una tavola rotonda, dodici giovani sceneggiatori (selezionati tra i talent per usufruire di un programma di assistenza e mentoraggio), introdotti dai tutor, hanno esposto i loro progetti e raccontato il processo di riscrittura, le modifiche, le revisioni apportate nei giorni di lavoro al Campus.

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Seduti in un angolino, al riparo dal gelido inverno berlinese, ci siamo quindi lasciati trasportare tra gli universi narrativi e le location più disparati: da Israele al lungomare di Marsiglia, dalla Bosnia post-bellica ad un'isoletta baltica. Tra le storie (alcune ancora ad uno stadio embrionale, altre già quasi pronte per lo schermo): l'incontro on the road e il difficile rapporto tra un vampiro e una zingara; il viaggio, concreto e psicologico, di un attore che cerca di liberarsi dall'opprimente figura del padre; il percorso di una popstar, da insoddisfatto e decadente gigolo a felice e responsabile protettore di una comunità di sole donne; la difficile scelta di una ragazza pakistana negli Stati Uniti alle prese con un fratello terrorista...e tante altre ancora, tutte molto diverse tra loro, ma molte chiaramente accomunate dal topos del viaggio/spaesamento come momento cerniera nel percorso psicologico di un personaggio.

E se l’aspetto più notevole dell’incontro è stato senz’altro l’aperta condivisione dei metodi, lo spirito di work in progress collettivo, non possiamo negare di esserci fatti sedurre soprattutto dalla narrazione tout court e di aver aspettato con impazienza l’inizio di ogni nuovo racconto.

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