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OSCAR 2010 Europa

Che confusione con le regole dell'Academy...

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di Jacques Audiard, ma il Vecchio Continente praticamente ha una parte nella produzione di tutti i cinque candidati per il Miglior Film in Lingua Straniera (vedi la lista delle nomination) e ha piazzato i suoi talenti in parecchie categorie. I Paesi europei più coinvolti sono la Germania (leggi l'articolo), il Regno Unito (leggi gli articoli sulle nomination e sulle reazioni dell'industria), la Francia (articolo), la Danimarca (leggi l'articolo) e la Spagna con la candidatura di Penélope Cruz, attrice non protagonista in Nine.

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Al di là del fatto che le "commissioni" nazionali spesso non scelgono il film migliore ma quello che "può piacere agli americani", molti osservatori americani hanno sottolineato la confusione generata dalle regole per la selezione dei candidati al premio per il miglior film in lingua non inglese. Le opere vengono divise in quattro gruppi. Il membro dell'Academy che partecipa alla selezione si impegna a vedere almeno l'80 % dei film del suo gruppo, in una sala cinematografica o alle proiezioni dell'Academy. Solo i più anziani possono permettersi questa perdita di tempo, e questo spiega certe scelte più conservatrici.

I film candidati, che dall'anno scorso sono diventati 9 per decisione del presidente della commissione per i film stranieri, Mark Johnson, sono selezionati per due terzi dai membri votanti e per un terzo da una commissione composta dal regista statunitense Curtis Hanson, dal direttore della fotografia polacco naturalizzato statunitense Janusz Kaminski e dal regista tedesco premio Oscar per Le vite degli altri [+leggi anche:
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Florian Henckel von Donnersmarck.

Un'ulteriore commissione restringe le candidature a cinque e le cose si fanno più complicate quando si arriva al voto di tutti i quasi 6.000 membri dell'Academy of Motion Pictures Arts & Sciences, che spesso non hanno visto affatto i film. Non resta che augurare: vinca il migliore.

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