Un primo passo verso la creazione di un modello per la digitalizzazione
L'industria cinematografica europea si confronta con una delle più grandi sfide della sua storia, la digitalizzazione delle sale, un viaggio senza ritorno, giacché "i benefici e la necessità del cambio sono stati già assimilati e accettati da tutto il settore". E' una delle conclusioni cui è arrivata la conferenza internazionale celebrata a Barcellona dal 4 al 6 marzo e che, con il titolo "Il settore dell'esercizio indipendente e le sfide della digitalizzazione", ha riunito le massime autorità cinematografiche degli stati della Ue e i rappresentanti della distribuzione e dell'esercizio cinematografico.
I rischi che si corrono nel non condurre questo processo in modo adeguato e i poderosi interessi in gioco, sia pubblici che privati, evidenziano la necessità di elaborare rapidamente una pista accettata da tutti. Il direttore dell'ICAA, Ignasi Guardans, sottolineò alcune settimane fa a Cineuropa (leggi la news) l'urgenza di un dialogo che fornisca risposte a questa esigenza. La conferenza celebrata a Barcellona, organizzata dall'ICAA e dal Programma MEDIA, è solo il primo passo in questa direzione, giacché, come recita la conclusione finale dell'evento, "è necessario continuare il dialogo".
I dibattiti, animati dai 20 partecipanti e i 200 professionisti presenti, hanno rilevato che il costo della digitalizzazione non può ricadere esclusivamente sugli esercenti. Così risultano essenziali, da un lato, la figura dell'intermediario finanziario tra distributore (che risparmia le spese) ed esercente e, dall'altro, l'intervento pubblico di tipo normativo, amministrativo e in alcuni casi finanziario per "garantire la trasparenza, limitare i rischi di insolvenza e creare condizioni eque per tutti". Tuttavia, nonostante "sia opportuno stabilire modelli europei", non si prospetta la creazione di un modello unico, visto che ogni Stato dovrà adattarlo alla sua realtà, secondo "le sue necessità tecniche e finanziarie".
Tra le altre personalità, hanno partecipato Aviva Silver (direttrice del Programma MEDIA), Claude-Eric Poiroux (direttore generale di Europa Cinemas), Dave Monk (direttore esecutivo del Foro Europeo del Cinema Digitale), Joe Hart (vicepresidente di Technicolor Digital Cinema) e Patrick Vanhoudt (economista senior della Banca Europea di Investimenti).
Per scaricare le conclusioni della conferenza, clicca qui:Spagnolo - Inglese
(Tradotto dallo spagnolo)
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