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FESTIVAL Francia

Il Nord arriva a Rouen

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Il 23° Nordic Film Festival di Rouen si apre oggi con un’immersione di due settimane nel cinema di Belgio, Bassa Sassonia e Paesi nordici. Il programmatore Isabelle Duault ha messo insieme una line-up eclettica suddivisa in 12 sezioni.

Degli otto titoli in concorso, tre sono norvegesi: Nord [+leggi anche:
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intervista: Rune Denstad Langlo
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di Rune Denstad Langlo (in uscita oggi in Francia per Bodega Films), Upperdog [+leggi anche:
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di Sara Johnsen e Shooting the Sun [+leggi anche:
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di Pål Jackman.

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In concorso ci sono anche Applause [+leggi anche:
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intervista: Martin Pieter Zandvliet
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di Martin Pieter Zandvliet (Danimarca), White Night Wedding di Baltasar Kormákur (Islanda), Letters to Father Jacob [+leggi anche:
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di Klaus Härö (Finlandia), The Tempest di Ben Sombogaart (Paesi Bassi) e The Girls di Geoffrey Enthoven (Belgio).

Seppure assente dal concorso, la Svezia ha tre film nella sezione Panorama: i documentari The Queen and I e Videocracy [+leggi anche:
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, oltre a The King of Ping Pong [+leggi anche:
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.

Il danese Nicolas Winding Refn sarà a Rouen per presentare il film sui vichinghi Valhalla Rising [+leggi anche:
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intervista: Nicolas Winding Refn
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, in uscita oggi in Francia per Le Pacte. Altri cinque film di Refn sono inseriti in un tributo speciale.

Sono attesi inoltre Louis Héliot, che celebra i 30 anni del Centre Wallonie-Bruxelles, e Oddgeir Bruaset, regista di una serie di documentari su persone che vivono nelle aree remote della sua nativa Norvegia.

Duault, che da vent’anni combatte per presentare il cinema nordico al pubblico locale, ha dichiarato che oggi è ancora più difficile avere accesso a buoni film recenti, bloccati dai rivenditori o in attesa della selezione a Berlino o Cannes, e ha lamentato i tagli di budget dei partner nordici che supportavano il festival. La sua gioia maggiore è però dare il benvenuto, ogni anno, a oltre 30.000 spettatori, dai ragazzi delle scuole agli appassionati in cerca di un’esperienza culturale diversa.

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(Tradotto dall'inglese)

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