Rugby in 3D al cinema: i distributori indipendenti insorgono
DIRE (Distributori Indipendenti Riuniti Europei) ha denunciato ieri la diffusione nelle sale di opere non cinematografiche. Il 20 marzo, 22 cinema hanno proiettato in 3D il match di rugby Francia-Inghilterra e mercoledì scorso, 60 schermi del circuito Gaumont-Pathé hanno proiettato (a 22 euro a biglietto) il balletto Flammes de Paris in diretta dal Bolshoi.
All'avvicinarsi della Coppa del Mondo di calcio, DIRE sottolinea che "queste trasmissioni sono rese possibili grazie all'equipaggiamento digitale degli stabilimenti cinematografici. Non soltanto i film escono dalla programmazione nei giorni più fruttuosi (mercoledì, sabato sera…) a vantaggio di altri programmi, ma gli stessi stabilimenti esigono dai distributori di film, attraverso il pagamento di un diritto d'accesso allo schermo, di finanziare l'equipaggiamento digitale che permetterà di proiettare tali programmi! Tanto vale chiedere ai distributori di scavarsi la fossa…".
"Non possiamo accettare tali pratiche, non finanzieremo l'equipaggiamento digitale delle sale a queste condizioni", conclude DIRE che reclama una concertazione con i poteri pubblici per un inquadramento preciso di queste pratiche.
Avviata da Eric Lagesse (leggi l’articolo sulla polemica Pyramide-Ymagis), la campagna dei distributori indipendenti contro le attuali condizioni di passaggio delle sale al digitale si estende, mentre il Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC) ha annunciato che un progetto di legge è in preparazione per stabilire il principio di contribuzione obbligatoria dei distributori all'equipaggiamento digitale delle sale.
DIRE raggruppa Ad Vitam, Bac Films, Diaphana, Happiness Distribution, Haut et Court, Le Pacte, Les Films du Losange , Memento Films, Pyramide Distribution, Rezo Films e Wild Bunch Distribution.
(Tradotto dal francese)
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