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INDUSTRIA Spagna

Malaga, FAPAE difende l'importanza del cinema spagnolo

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In un momento delicato dal punto di vista economico, Pedro Pérez, presidente dei produttori di FAPAE, ha lanciato un appello per proteggere il cinema spagnolo, che ha definito "indispensabile" per la vita culturale del paese. Pérez ha parlato alla conferenza stampa annuale organizzata nell'ambito del Festival del Cinema Spagnolo di Malaga, la cui 13ma edizione è in corso. "Il cinema è un settore controcorrente", ha spiegato Pérez, sottolineando come il settore non solo non sia stato toccato dalla crisi, ma abbia persino aumentato i suoi incassi (leggi la news). Di conseguenza, ha concluso, "sarebbe poco intelligente perdere questa opportunità e lasciare che i film vengano da fuori".

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Inoltre, Pérez ha approfittato dell'occasione per commentare alcuni dati, tra cui spicca il nuovo aumento del numero di produzioni realizzate in Spagna, che nel 2009 sono state 186 (nel 2008 erano 173), di cui 135 completamente nazionali e 51 coproduzioni. Il presidente dei produttori ha evidenziato che queste produzioni "sono troppe per essere competitive nelle sale rispetto a ciò che viene da fuori". E la situazione non sembra destinata a cambiare a breve, giacché fino al 5 aprile sono stati prodotti 38 lungometraggi (quattro in più rispetto allo stesso periodo del 2009), anche se il numero di riprese notificate sono dodici in meno rispetto all'anno scorso.

Infine, Pérez ha parlato della polemica con le televisioni circa l'obbligo di investimento in produzione, ridotto recentemente dal 5 al 3% del loro fatturato (leggi la news). Ma non ha gettato benzina sul fuoco, ricordando piuttosto che "la legge già c'è, e quello che ora bisogna fare è rispettarla, visto che a volte si perde troppo tempo a parlarne".

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(Tradotto dallo spagnolo)

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