Nuovo rapporto sugli aiuti pubblici al cinema digitale
Grazie a successi in 3D del calibro di Avatar [+leggi anche:
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scheda film], Up e Alice nel pese delle meraviglie), Hollywood nell'ultimo anno ha portato senza dubbio il cinema nell'era del digitale. Questi film hanno certamente contribuito al moltiplicarsi delle sale attrezzate al digitale in Europa. Ma il loro successo ha anche fatto preoccupare gli esercenti delle sale più piccole, per i quali il costo del passaggio al digitale è ancora proibitivo. A questo si aggiunge il timore che ai film europei un grande numero di sale preferisca i grandi successi americani in 3D.
Messi di fronte ai nuovi sviluppi della tecnologia, le istanze pubbliche europee, nazionali, regionali e locali stanno cercando con più o meno risultati delle soluzioni che permettano di favorire la transizione. Ma i paladini della diversità culturale dovranno accettare la legge della concorrenza, come di fronte a qualsiasi altro aiuto pubblico. L'Osservatorio europeo dell'audiovisivo (che fa parte del Consiglio UE) ha appena pubblicato un nuovo rapporto IRIS plus su questo tema, dal titolo « Il cinema digitale ». L'autore dell'articolo di fondo di questo rapporto, Francisco Cabrera farà un'introduzione alla conferenza organizzata dall'Osservatorio, «Il tango del cinema digitale », al Marché du film di Cannes.
Per ulteriori informazioni, consultare il sito dell'Osservatorio europeo dell'audiovisivo.
(Tradotto dal francese)
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