12/05/2010

Grande fermento dei media oggi pomeriggio sulla Croisette per la conferenza stampa della giuria del concorso del 63esimo Festival di Cannes. Il presidente Tim Burton si è prestato al gioco dei botta e risposta con gli altri otto membri della giuria: Giovanna Mezzogiorno, Kate Beckinsale, Benicio Del Toro, Victor Erice, Emmanuel Carrère, Alexandre Desplat, Alberto Barbera e Shekhar Kapur.

L'organizzazione del lavoro della giuria
Tim Burton: siamo professionisti e sappiamo cosa vuol dire essere giudicati, quindi noi giudicheremo senza pregiudizi o preconcetti. Affronteremo i film con spirito aperto e di vicinanza ai registi. Vedremo i film, scopriremo in che modo ci hanno toccato emotivamente e intellettualmente, ne discuteremo insieme sperando di raggiungere un accordo. Sono curioso di far parte di una giuria che riunisce culture e paesi diversi. Spero che ci piacciano i film, che ci siano bei confronti e che non ci comporteremo come dieci artisti frustrati e di cattivo umore.

Criteri di giudizio
Il nostro obiettivo è quello di essere aperti. Da giovane non sapevo niente dei film che andavo a vedere. Oggi sappiamo tutto: quanto sono costati, come sono stati fatti, eccetera... invece è meraviglioso essere sorpresi: è questo che cerchiamo in un film. In concorso ci sono registi che conosciamo, altri che scopriamo per la prima volta. Cominciamo un viaggio insieme, con certi obblighi, con uno scopo che non è ancora definito, ma quello che ci aspettiamo da questo viaggio è rimanere sorpresi.

Nessun film di registe donne in lizza
Che un film sia girato da una donna o da un uomo, che provenga da un paese piuttosto che da un altro, c'è in ogni caso una sorta di fratellanza tra i film.

Il festival di Cannes
Il festival è fantastico, è come un film fantastico. Mi permette di vedere dei film che io forse non farei mai. E' questa, la bellezza del cinema: vedere quello che c'è al di là della sfera abituale di ognuno. E noi saremo generosi.

(Tradotto dal francese)