Leigh, Le mie storie del metrò
- Con All or Nothing, uno dei film più attesi in concorso a Cannes, Mike Leigh ritorna sulle tracce dell´infelicità quotidiana
I personaggi straordinariamente intensi e ricchi d'umanità solitamente
tratteggiati dal regista britannico Mike Leigh tornano con All or
Nothing, coproduzione anglo-francese in concorso al Festival. "E' un film
molto emozionale, sui sentimenti profondi che crescono dentro e
fuori la famiglia, sulle difficoltà ad affrontare la vita", spiega il regista nel suo
incontro con la stampa.
Di emozioni il film ne descrive tante. E' un ritratto desolante, ma non privo di
speranze, di un gruppo di londinesi le cui vite si incrociano e si sfiorano: Phil
è un tassista che vede scorrere sul sedile posteriore della sua auto decine di
esistenze; la sua convivente, Penny, non lo ama più e lo considera un inetto.
Il loro figlio Rory è obeso e aggressivo, mentre la figlia Rachel lavora in un
ospizio. Intorno a loro si muove una classe sociale situata sul confine tra
il benessere e la povertà. La fatica di vivere pesa su tutti, indistintamente,
ma la solidarietà, il rispetto reciproco, il bisogno di amare e di essere
riamati rende meno insopportabile la solitudine. "Questi personaggi sono tutti
in viaggio verso il proprio destino", spiega ancora Mike Leigh, già premiato a
Cannes per Naked e Segreti e bugie. "La mia ispirazione? La
metropolitana di Londra, che prendo ogni giorno. Tutti gli spunti che cerco li
trovo lì".
All or Nothing conferma il talento di Lesley Manville e di un attore,
Timothy Spall, conosciuto per le sue interpretazioni in Topsy-Turvy
(sempre di Leigh), Hamlet, Nell'intimità, Lucky
Break, Vanilla Sky. Ma rivela anche dei giovani debuttanti
decisamente bravi, che meritano di essere citati: Alison Garland, James Corden, Sally Hawkins, Daniel Mays, Helen Coker.
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