30/06/2010

Sebbene ci siano tanti altri film spagnoli ad aver incassato più di Cella 211 negli ultimi anni, non è facile trovarne uno che abbia avuto lo stesso impatto mediatico, gli stessi premi e soprattutto lo stesso consenso unanime di pubblico e critica dell'opera di Daniel Monzón. Il grande successo di questo regista quarantunenne di Maiorca, entrato nel mondo del cinema dalla porta della critica, deve molto al suo incondizionato amore per la settima arte. I suoi prossimi passi sono indubbiamente i più attesi dall'industria e, secondo quanto ha confermato a Cineuropa nella passata edizione di Madrid de Cine-Spanish Film Screenings (leggi la news), sta attualmente lavorando a due progetti.

Entrambi i progetti non hanno ancora un titolo. Il primo, che ha tutte le carte in regola per diventare il suo prossimo film, è in fase di scrittura. Monzón vi sta lavorando insieme a Jorge Guerricaechevarría, con il quale ha già firmato la sceneggiatura di Cella 211 [+leggi anche:
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intervista: Daniel Monzón
scheda film]. Il regista l'ha definita "una commedia noir molto frenetica e angosciosa ambientata in Inghilterra e con protagonisti attori anglosassoni". Monzón ha intenzione di completare la sceneggiatura e cercare soltanto dopo un produttore per realizzarla, in modo da garantirsi che venga fatta come lui desidera. Il secondo progetto è un thriller in spagnolo con una struttura da road movie.

Monzón è cosciente delle aspettative che ruotano intorno al suo prossimo lavoro, ma ha deciso di "non entrare in questo gioco, perché ti porta solo a pensare a ciò che i più vogliono che tu faccia. E questo ti porta al fallimento. Voglio farmi guidare dal mio gusto personale e dal mio intuito, e dare il massimo".

(Tradotto dallo spagnolo)