Miss Mouche, adolescenza modello
Nina, 12 anni, vive una pre-adolescenza raggiante, in una bella casa in cui può dedicarsi alla sua passione per le mosche, che mette in mostra su un blog. Quando suo padre le regala un telefono cellulare con fotocamera, si trasforma in ladra di immagini, rubando pezzi di vita che messi l'uno accanto all'altro potrebbero raccontare una storia di denaro, tradimento e fallimento personale e professionale che si cerca di nasconderle.
Miss Mouche è il quarto di una serie di film low budget prodotti dai Cinéastes Associés (due progetti all'anno a partire dall'anno scorso). Questi film sono tenuti a rispettare un budget che va dai 140.000 ai 280.000 €. Dopo 20 anni di carriera in televisione, Bernard Halut ha visto in Cinéastes Associés una preziosa occasione per passare al lungometraggio "in tutta libertà", sganciato dai vincoli amministrativi e finanziari delle commissioni e da altri passaggi obbligati del genere.
Attratto dal concetto di micro budget, Halut immagina così Miss Mouche, storia di una donna ferita, immobilizzata a letto, alla quale si vuole far tornare la memoria attraverso spezzoni di filmati carpiti con un cellulare e visualizzati su un computer. La scommessa è audace, e si rivela fruttuosa, specialmente per il ritratto preciso che offre dell'adolescenza, giocando con la tendenza all'impudicizia incoraggiata, presso i giovani, dalle possibilità multimediali del web.
L'ostentazione dell'intimità di Nina si estende per contagio a quella dei suoi genitori, e mette lo spettatore in una posizione di voyeur che provoca disagio e frustrazione allo stesso tempo. Il ritratto è sublimato dall'interpretazione avvincente della giovane Mona Jabé, tra energia e indolenza, affiancata da attori che solitamente calcano le scene (Bernard Cogniaux, Valérie Bauchau, Thierry de Coster e Chantal Pirotte).
Miss Mouche, presentato in anteprima nella sezione Panorama del Brussels Film Festival, dovrebbe essere distribuito in Belgio da Big Bang Distribution tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011.
(Tradotto dal francese)
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