Comincia la Viennale
La capitale austriaca ospita da oggi il suo grande festival di cinema annuale, la Viennale (21 ottobre-3 novembre), che presenta 84 lungometraggi di finzione, 60 documentari, 54 corti e una retrospettiva esaustiva sul maestro Eric Rohmer. Quest'ultima comprende 40 suoi film, due documentari a lui dedicati e Il y avait quoi di Godard, dove appaiono sue citazioni.
Tra i lungometraggi di finzione presenti, ci sono titoli presentati a Berlino (Exit Through the Gift Shop [+leggi anche:
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intervista: Abdellatif Kechiche
scheda film] di Abdellatif Kechiche).
Tra i documentari, sono da citare alcuni titoli provenienti da grandi festival, in particolare The Autobiography of Nicolae Ceausescu di Andrei Ujica, La bocca del lupo [+leggi anche:
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intervista: Pietro Marcello
scheda film] di Pietro Marcello e Le quattro volte [+leggi anche:
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intervista: Michelangelo Frammartino
intervista: Savina Neirotti
scheda film] di Michelangelo Frammartino.
Il regista di cortometraggi artistici (spesso muti) Siegfried A. Fruhauf sarà oggetto di un programma speciale, così come i grandi maestri del cinema muto. Un omaggio sarà dedicato al direttore della fotografia recentemente scomparso William Lubtchansky, che ha lavorato con i più grandi: Rivette, Godard, Iosseliani, Doillon.
La Viennale si chiuderà il 3 novembre con un gala in cui verrà assegnato il Premio di Vienna del cinema austriaco, diviso dall'anno scorso tra premio destinato a un film di finzione e premio riservato a un documentario (entrambi dotati della somma di 14 000 euro), oltre al Premio FIPRESCI (conquistato l'anno scorso da Lourdes [+leggi anche:
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intervista: Jessica Hausner
scheda film] di Jessica Hausner) e al Premio dei lettori del giornale Der Standard.
(Tradotto dal francese)
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