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INDUSTRIA Belgio

Una presidenza a sostegno del settore audiovisivo europeo

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Un convegno sul sostegno al settore dell'audiovisivo in Europa è stato organizzato all'inizio di questa settimana nell'ambito della presidenza belga del Consiglio dell'Unione europea. Settore ambivalente che ha a che vedere sia con la cultura che con l'economia, l'audiovisivo pone la questione degli aiuti di Stato, normalmente incompatibili con il diritto europeo. Di fatto, si invocano due deroghe: l'una economica, l'altra culturale. Queste deroghe, così come i testi e le particolari direttive messe in atto, permettono di garantire una base giuridica speciale che riconosce la doppia specificità del settore.

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Queste giornate di riflessione sono atte a commentare e studiare la messa in pratica di due testi fondamentali: l’ex direttiva "Televisione senza frontiere", ribattezzata SMA (servizi di media audiovisivi) nel 2007, e la Comunicazione Cinema.

La prima ha contribuito nel 2007 a stabilire un quadro legislativo che fosse adatto alla natura dei nuovi servizi non in linea. Essa incoraggiava peraltro gli Stati membri ad assicurarsi che i servizi in questione promuovessero attivamente le opere europee sui loro canali di diffusione. Due anni e mezzo dopo, i professionisti riunitisi lunedì hanno considerato le buone pratiche esistenti. Se pochi Stati hanno potuto mettere in pratica iniziative di controllo concrete, si possono distinguere due tipi di misure: contributi finanziari e "controllo" dei cataloghi.

La seconda direttiva mira ad appurare la compatibilità degli aiuti di Stato al cinema con le norme europee. Entrata in vigore nel 2001, i professionisti hanno potuto constatare come il settore si sia ben evoluto successivamente. All'epoca, la produzione era al centro di tutte le preoccupazioni, ma oggi ci si rende conto che il sostegno al settore necessita un approccio che integri le sue dimensioni culturale, concorrenziale e industriale, e soprattutto, che abbracci tutte le tappe della creazione audiovisiva, dalla scrittura alla diffusione.

Il ministro dell'Audiovisivo della Comunità francese del Belgio, Fadila Laanan, si è impegnato a trasmettere ai suoi omologhi europei e alla Commissione europea le sue conclusioni, al fine di preparare al meglio la nuova Comunicazione Cinema, prevista per il 2012. Nuove giornate di riflessione sono previste a settembre.

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(Tradotto dal francese)

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