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ISTITUZIONI Germania

Il Parlamento approva la riforma del cinema tedesco

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Dopo che il governo federale aveva annunciato a inizio anno di voler cambiare alcuni punti controversi della legge tedesca del cinema (Filmförderungsgesetz), molti dei quali dichiarati incostituzionali dal Tribunale amministrativo federale, il Parlamento ha approvato la riforma della legge.

La norma stabiliva che l'FFA, organismo di regolamentazione del cinema tedesco, dovesse essere finanziato dalle imprese che beneficiano dell'industria del cinema, ossia il settore degli esercenti cinematografici, dell'home video e della televisione. Ma mentre i primi due avevano l'obbligo legale di cedere una percentuale fissa dei propri incassi all'FFA, le reti televisive avevano il privilegio di negoziare il loro contributo direttamente con l'istituto, cosa che ha generato prima il conflitto, poi la paralisi di una legge entrata in vigore nel gennaio 2009.

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Ora, il contributo richiesto per legge alle televisioni sarà simile a quello degli esercenti, i quali pagano una percentuale dei loro incassi in proporzione al numero di film programmati, senza far distinzione tra prodotti tedeschi e stranieri.

La riforma mette così fine alle proteste degli esercenti tedeschi, sia in tribunale che fuori. C'è da sperare intanto che la stabilità torni a regnare sull'FFA, affinché possa concentrarsi sul consolidamento dell'effervescente produzione tedesca e sulla ricerca di un accordo in vista della sfida della digitalizzazione delle sale.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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