Il cinema inglese resiste alla recessione
Nel 2009, l’industria cinematografica britannica ha resistito alla recessione, e ha fatto registrare incassi ai botteghini per 944 milioni di sterline, investimenti produttivi per 957 milioni e 174 milioni di spettatori, secondo i dati pubblicati oggi dal Research and Statistics Unit dello UK Film Council.
A livello internazionale, lo share di mercato del Regno Unito è stato
del 7% (2 miliardi di sterline), e i primi tre film inglesi hanno
incassato circa 1.5 miliardi di dollari insieme (Harry Potter e il principe
mezzosangue, The
Millionaire e Sherlock Holmes [+leggi anche:
trailer
scheda film]). Il cinema
inglese indipendente è andato bene anch’esso, con l’8.2% del mercato
britannico ed il 2.3% di quello globale.
Ed Vaizey, Ministro per la Cultura, le Industrie Creative e la Comunicazione, ha dichiarato: “Questi dati evidenziano chiaramente il valore dell’industria cinematografica inglese e il suo contributo alla nostra economia e alla nostra vita culturale. La gente visita sempre di più le sale, e alcuni dei maggiori successi ai botteghini dell’anno scorso sono inglesi”.
Il Direttore generale dello UKFC, John Woodward, ha aggiunto: “In termini di mero valore economico, di posti di lavoro e di contributo generale all’economia, il cinema ha avuto un anno eccezionale e questo è qualcosa che supera le sue capacità. Ciò detto, è anche chiaro che anno dopo anno il mercato per il finanziamento di piccole produzioni indipendenti britanniche diventa sempre più duro, in parte per il rallentamento economico e in parte per la difficile transizione dall’analogico al digitale”.
Tra i dati negativi, la produzione domestica del 2009 è scesa nel Regno Unito del 18% rispetto all’anno precedente (169.2 milioni di sterline), e i film locali sono passati da 77 a 71. Stabili le co-produzioni (22), per un valore combinato di 35 milioni di sterline del livello totale di produzione, rispetto ai 48.9 milioni di sterline del 2008.
(Tradotto dall'inglese)
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