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VENEZIA 2010 Venice Days / Italia

L‘amore buio, Capuano porta una luce nel cinema italiano

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di Antonio Capuano è stato presentato davanti ad una sala affollata nel secondo giorno dei Venice Days, e ha ottenuto una risposta entusiastica dal pubblico, visibilmente commosso. Solo dopo l’applauso, durato oltre dieci minuti, il pubblico ha consentito al regista e agli attori di recarsi in conferenza stampa.

La maggior parte dei consensi sono andati a Capuano e ai suoi due giovani protagonisti, Gabriele Agrio e Irene De Angelis, esordienti che interpretano rispettivamente un ragazzo che si costituisce alla polizia dopo aver partecipato ad uno stupro di gruppo e la sua vittima. Agrio è eccellente nel film, e nelle mani di Capuano la sua sensibilità ed il talento naturale divengono ancora più intensi.

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Dopo la condanna ad un centro di detenzione giovanile, Ciro (Agrio) inizia a scrivere lettere alla sua vittima, nel tentativo di comprendere il suo gesto e chiedere perdono. Capuano segue entrambe le storie, ma mostra maggiore comprensione per il ragazzo, che viene dal suo stesso ambiente sociale.

Capuano ha dichiarato: “Era tutto sulle spalle dei due protagonisti, e sapevo che se avessi sbagliato il cast avrei sbagliato anche il film. Ho cercato nelle scuole, e ho trovato prima Gabriele, poi Irene. Non ero del tutto certo di lui, era uno dei tre ‘finalisti’, e gli altri recitavano con maggiore brio. Ma c’era una particolare battuta che diceva come nessun altro. Gliel’ho fatta ripetere migliaia di volte, e ogni volta mi commuoveva”.

Il regista, con la voce stronzata al ricordo dell’audizione, ha aggiunto che Agrio è riuscito a mettere in ombra Valeria Golino con la forza della sua prova. Anche De Angelis è ottima, incarnando con un emozionante distacco la giovane ragazza ricca che non riesce a rimettere insieme la sua vita e la relazione col suo corpo dopo aver subito il terribile crimine.

La storia è ispirata alla vita di un membro della troupe di un precedente film di Capuano. Nella realtà, l’uomo aveva sposato la vittima e lavora ora per il padre di lei, ma Capuano ha scelto un finale più credibile, che offrisse l’apertura da lui tanto amata.

A disposizione del pubblico c’erano anche Luisa Ranieri, Anna Ammirati e Fabrizio Gifuni, che hanno parlato dell’energia contagiosa di Capuano e hanno lodato il suo coraggio di outsider che continua a fare film fuori da tutto, e a parlare apertamente dell’attuale sistema politico e cinematografico. Gifuni ha aggiunto: “In un momento osceno come questo, la poesia di Antonio è una boccata d’aria fresca. Questo coraggio però non dovrebbe sorprenderci, dovrebbe essere la norma”.

Quando uno spettatore gli ha chiesto perché il film non fosse stato inserito in Concorso a Venezia, Capuano ha commentato che la domanda gli era stata posta più volte sin dall’inizio del festival. E ha aggiunto che, nonostante avesse già partecipato al Concorso veneziano in passato, non aveva mai suscitato un tale entusiasmo.

L'amore buio è costato circa 1 milione di euro a L.G.M Ellegieme, ed è venduto all’estero da RAI Trade. Il film è nelle sale italiane da oggi per Fandango.

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(Tradotto dall'inglese)

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