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VENEZIA 2010 Fuori concorso / Italia

Mazzacurati e il cuore segreto della laguna

di 

Grande protagonista della Mostra 2010, prima con il restauro del suo film d’esordio Notte italiana, poi con La passione [+leggi anche:
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in concorso per il Leone d’oro, il padovano Carlo Mazzacurati presenta Fuori concorso il documentario Sei Venezia [+leggi anche:
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, controcanto “quotidiano” e popolare al divistico La prima volta a Venezia di Antonello Sarno.

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Se Sarno intervista 88 tra star e registi (Hugh Grant e Tarantino, Al Pacino e Carlo Verdone), chiedendo loro di raccontare i primi ricordi del Lido, il “veneto di terra” Mazzacurati, già Leone d’argento nel ’94 per Il toro, si concentra su sei abitanti “di tutti i giorni”, componendo così un ritratto della vita in Laguna lontana dai riflettori. Obiettivo, spiega il regista, “cercare una chiave che aprisse le porte più segrete e invisibili della città”.

Si comincia con Giovanni, il pensionato che presta servizio come volontario all’Archivio di Stato di Venezia, e che tra le mappe della Veneta Repubblica ha ritrovato l’amore; poi c’è Roberta, cameriera d’albergo al Danieli, figlia di un gondoliere che “stese” Mastroianni (in una scena di Culastrisce nobile veneziano); Ernesto, l’archeologo che ha riscritto la storia delle origini della città dei Dogi; Carlo, il pittore astratto che vive a Burano, l’isola dei merletti, mal sopportato dai suoi concittadini; e il giovane Massimo, nato e cresciuto nel “Bronx di Venezia”, a Sacca Fistola.

E poi c’è lui, Ramiro, un “personaggio” che sembra uscito da una sceneggiatura, e che forse una sceneggiatura tutta per sé la meriterebbe: “Speriamo che i miei figli non vedano il documentario”, dice, lui che è stato topo – anzi ragno, visto che si calava dai tetti – d’appartamenti. Oggi rievoca quegli anni senza alcuna spacconeria, consapevole di essere stato “fortunato nella sfortuna”, e racconta un codice d’onore da ladro gentiluomo di cui probabilmente si sono perse le tracce. I suoi figli, prima o poi, il doc lo vedranno: e, scommettiamo, saranno fieri di lui.

Fotografato da Luca Bigazzi, e accompagnato dalle musiche di Eleni Karaindrou, Sei Venezia è prodotto da Argonauti con il sostegno di Consorzio Venezia Nuova.

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