email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2010 Premi

Alex de la Iglesia: “Non chiamatemi maestro”

di 

Irrompe in conferenza stampa, Alex de la Iglesia, e abbraccia il presidente di giuria Quentin Tarantino, che ha premiato il suo Ballada triste de trompeta [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Álex de la Iglesia
scheda film
]
con due riconoscimenti, l’Osella alla miglior sceneggiatura e il Leone d’argento per la migliore regia.

“Non chiamatemi maestro, in questo modo mi sento un insegnante, mentre io cerco ancora di imparare. Mi sento felice, sono assolutamente ubriaco. Ho sempre scritto i miei film col mio cosceneggiatore abituale, per la prima volta sono da solo, di solito devo dividere i riconoscimenti! Mi avete fatto un bellissimo scherzo. Grazie”, spiega l’autore de La comunidad.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

E a proposito dei legami col primo Tim Burton, che alcuni hanno letto nel suo film? “Se si tratta di copiare o essere influenzato – spiega – penserei più a Lon Chaney jr. In questo momento nessuno fa niente di nuovo: il postmoderno è proprio sfruttare il lavoro degli altri, ne dobbiamo essere coscienti. Quello che si sta premiando al festival è il miglior barman, il migliore preparatore di cocktail. Il trucco è come mescolare bene gli elementi”.

Cosa significa questo premio per il cinema spagnolo, in un anno di successi anche sportivi che hanno portato la Spagna sul tetto del mondo? “Una grande gioia, perché non sempre tutto può andar male. Ai giurati vorrei dire che è giunto il momento di pensare al cinema da un punto di vista davvero postmoderno. Il talento dei giurati, che non tentano di fare cose nuove, vogliono fare le cose bene. C’è un momento in cui si fa differenza tra il talento e il saper fare, e trovare posto personale tra questi due concetti è il segreto del successo. Uno come me, che spesso si è trovato male ai festival, ha il diritto di dirlo”.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy