Addio a Claude Chabrol
Figura storica della Nouvelle Vague e uno dei registi francesi più celebri degli ultimi cinquanta anni, Claude Chabrol è morto domenica all'età di 80 anni. Salutato da un profluvio di omaggi su tutti i media nazionali, con lui se ne va un uomo il cui umorismo caustico e la gioia di vivere avevano conquistato il grande pubblico.
Nato il 24 giugno 1930 a Parigi, Claude Chabrol aveva debuttato nella settima arte come critico ai Cahiers du cinéma, per poi passare con successo alla regia con Le Beau Serge (premiato a Locarno nel 1958 e premio Jean Vigo 1959) e I cugini (Orso d’Oro a Berlino nel 1959). Regista molto prolifico e specializzato in ritratti acidi della borghesia di provincia, ha diretto nella sua carriera 55 lungometraggi di finzione cinematografica, l'ultimo dei quali, Bellamy [+leggi anche:
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scheda film], è stato presentato fuori concorso l'anno scorso a Berlino.
Habitué dei grandi festival, Claude Chabrol partecipò due volte alla competizione cannense, con Violette Nozière nel 1978 (premio per l'interpretazione a Isabelle Huppert, sua attrice feticcio) e Una morte di troppo nel 1985. La Mostra di Venezia lo selezionò tre volte nella corsa al Leone d'Oro: nel 1959 con Leda, nel 1988 con Un affare di donne (premio per l'interpretazione a Isabelle Huppert) e nel 1995 con Il buio nella mente (Coppa Volpi a Sandrine Bonnaire e Isabelle Huppert). Il cineasta presentò al Lido anche L'innocenza del peccato [+leggi anche:
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scheda film] fuori concorso nel 2007.
La Berlinale, che rivelò il regista nel 1959, accompagnò tutta la sua carriera, poiché vi partecipò sei volte in concorso: nel 1968 con Les biches - Le cerbiatte (premio per l'interpretazione a Stéphane Audran), nel 1973 (L'amico di famiglia), 1987 (Volto segreto), 1999 (Il colore della menzogna), 2003 (Il fiore del male) e 2006 (La commedia del potere [+leggi anche:
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scheda film]). Il festival gli ha assegnato l'anno scorso la Berlinale Camera alla carriera. Da segnalare inoltre, tra i tanti riconoscimenti ricevuti nel mondo da Claude Chabrol, una vittoria nel 1997 con Rien ne va plus a San Sebastian, dove già Il tagliagole valse nel 1971 a Stéphane Audran il premio per l'interpretazione, senza dimenticare il Premio Louis-Delluc attribuito nel 2000 a Grazie per la cioccolata.
(Tradotto dal francese)
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