Icíar Bollaín in lizza con También la lluvia
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intervista: Icíar Bollaín
scheda film] rappresenterà la Spagna nella corsa alle nomination per l'Oscar del miglior film in lingua non inglese. E' quanto hanno deciso i membri dell'Accademia del Cinema, che hanno preferito il lungometraggio di Icíar Bollaín a Cella 211 [+leggi anche:
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intervista: Daniel Monzón
scheda film] di Daniel Monzón e a Lope [+leggi anche:
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scheda film] di Andrucha Waddington.
Sarebbe la prima volta che un film diretto da una donna compete per parte spagnola alla preziosa statuetta, cosa che fa sperare a Bollaín "una normalizzazione della presenza femminile in tutte le posizioni di rilievo del cinema".
Sono molti i punti di forza di También la lluvia, produzione di Juan
Gordon per le spagnole Morena Films e Vaca Films con la francese Mandarin Cinema e la messicana Alebrije Cine
y Video, primi fra tutti il cast (capeggiato da Luis Tosar e Gael
García Bernal) e la sceneggiatura, opera dello scozzese Paul Laverty (fedele collaboratore di Ken Loach, con cui ha lavorato ne
Il vento che accarezza l'erba [+leggi anche:
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intervista: Rebecca O’Brien
scheda film], My Name is Joe e La canzone di Carla.
Il film, oltre alla critica sociale, ruota attorno al cinema nel cinema, giacché la storia ha come protagonista una troupe che sta girando un film sulla conquista dell'America in Bolivia, nel momento in cui (siamo nel 2000) scoppia la Guerra dell'Acqua nella città di Cochabamba, come protesta contro la privatizzazione della rete idrica.
Dal canto suo, il Messico ha selezionato come rappresentante agli Oscar la coproduzione con la Spagna Biutiful [+leggi anche:
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scheda film], diretta da González Inárritu e prodotta da Mod
Producciones, con protagonista Javier Bardem.
(Tradotto dallo spagnolo)
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