FESTIVAL DI ROMA 2010 L’Altro Cinema / Extra
A caccia di linguaggi non convenzionali
L’intento è chiaro, essere un antidoto “all’appiattimento catatonico del mainstream mediatico contemporaneo”: così Mario Sesti, responsabile della sezione L’Altro Cinema/Extra, il “festival nel festival” che continua a dare la caccia, in giro per il mondo, a linguaggi e formati non convenzionali.
Due le direttrici principali di quest’anno: l’una guarda all’altra America, quella fieramente indie di chi, per continuare a fare film, magari è “costretto” ad andare in Inghilterra (è il caso del John Landis di Burke and Hare, black comedy che segna il ritorno in grande stile dell’autore di The Blues Brothers). L’altra propone – spiega Sesti – “una rappresentazione inaudita della sessualità femminile”, con titoli come il francese Le Sentiment de la chair di Roberto Garzelli, storia dal sapore cronenbergiano di un radiologo e di una donna accomunati dall’attrazione per il corpo umano e i suoi organi interni.
Al cuore della sezione, il documentario, è dedicato un concorso internazionale: dei titoli europei, quasi tutti viaggiano verso latitudini più o meno lontane, da A Mao e a Luva di Roberto Orazi, ambientato nel nord-est del Brasile, a Il colore del vento di Bruno Bigoni, una sorta di diario di bordo che solca il Mediterraneo da Istanbul a Barcellona; da Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal (ritratto di quotidianità africana firmato da Gianni Celati) al norvegese Facing Genocide di David Aronowitsch e Staffan Lindberg, sul regime dei Khmer rossi, fino all’olandese Rainmakers di Floris-Jan van Luyn, sguardo inedito sull’ecologia cinese.
Tra i doc fuori concorso, Yves Saint Laurent, Pierre Bergé - L’amour fou [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Pierre Thoretton fa rivivere sullo schermo il grande stilista (in Italia sarà distribuito da BIM), ma sono molti anche i lungometraggi di finzione, da Ad ogni costo del collettivo Amanda Flor, al francese Proie di Antoine Blossier, horror ambientalista con cinghiali geneticamente modificati.
Extra si conferma poi la sezione votata agli incontri (oltre a quello, già annunciato, tra Margherita Buy e Silvio Orlando, anche la “Lezione criminale” di Gabriele Salvatores e Giancarlo De Cataldo), alle lezioni di cinema (tenute da John Landis e Alexandre Rockwell) e ai tributi ai grandi attori, con l’assegnazione dell’Acting Award a Julianne Moore.
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