L’ARP invita a vigilare sui progressi tecnologici
Al termine degli Incontri Cinematografici di Digione, l’ARP (società civile degli Autori-Registi-Produttori) ha avanzato diverse proposte riguardo ai recenti progressi tecnologici che rischiano di sconvolgere i regolamenti attualmente in atto per proteggere e sviluppare la creazione cinematografica.
L’ARP chiede la rapida pubblicazione della bozza di decreto sui servizi di media audiovisivi on demand, giacché "al di là del suo carattere simbolico nella regolamentazione dei media digitali, questo testo apre la strada a nuovi mezzi di finanziamento pertinenti che garantiranno la diversità della creazione".
Inoltre, "dinanzi alle sfide colossali per il mondo della creazione legate all'avvento dei televisori connessi e a una visione troppo individualista della Neutralità del Net", gli Autori-Registi-Produttori chiamano i poteri pubblici "a lanciare urgentemente una profonda riflessione sull'avvento di questi nuovi mezzi di diffusione e di esercizio delle opere". Infine, l’ARP continua "a reclamare, sia a livello europeo che francese, una riduzione dell'IVA sui beni e i servizi culturali".
Per quanto riguarda l'esercizio cinematografico, l’ARP si felicita del fatto che si sia stabilito un dispositivo legislativo per l'equipaggiamento digitale delle sale, ma sottolinea che ora bisogna raggiungere l'obiettivo della neutralità nell'esercizio delle opere in digitale attraverso, fra l'altro, "l'accreditamento di gruppi e accordi di programmazione, per evitare che il mercato sia dominato da pochi, e la pubblicazione dei decreti sui programmi complementari, affinché le sale cinematografiche restino tali".
Riguardo alla cronologia dei media, l’ARP conclude che i diritti d'esclusiva consecutivi creano e preservano il valore del film, ma si rallegra del fatto che i principali attori del settore abbiano "riconosciuto che la cronologia dei media potrebbe essere aggiustata in via eccezionale per favorire i film più fragili (quelli, ad esempio, che non beneficiano di un canale) ad accedere al mercato dei video in abbonamento".
Infine, l’ARP esprime la sua preoccupazione sulla rimessa in discussione del finanziamento alla cultura da parte delle collettività territoriali e annuncia che la prossima edizione degli Incontri sarà volta verso l'Europa, giacché "le posizioni francesi riguardanti il cinema e la cultura non possono fungere da esempio senza un'eco europea".
(Tradotto dal francese)
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