Vincitori e bilancio della Viennale
La Viennale 2010 (21 ottobre-3 novembre) si è conclusa con la consegna del Premio di Vienna-fiction al film di zombie tedesco Rammbock [+leggi anche:
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scheda film] di Marvin Kren. La giuria ha apprezzato questa "interpretazione non convenzionale di un genere, e per coronare il tutto, questa opera prima in cui il mondo interiore ed esteriore si scontrano in modo surreale". Il film, presentato a Toronto, sta facendo la felicità della società di vendite viennese EastWest Filmdistribution (leggi la news).
Il Premio di Vienna del documentario ha ricompensato invece il film austriaco Kick-Off di Hüseyin Tabak e la menzione speciale è andata a Die verrückte Welt der Ute Bock di Houchang Allahyari, a metà tra racconto e documentario.
Dal canto suo, la giuria FIPRESCI ha scelto il titolo austro-romeno Periferic [+leggi anche:
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intervista: Ana Ularu
scheda film] di Bogdan George Apetri.
Il direttore del festival, Hans Hurch, si è detto ancora una volta soddisfatto del successo dell'evento. Non solo il Badeschiff, nuovo centro della Viennale dall'anno passato, è entrato a pieno regime, ma le entrate sono anche aumentate rispetto all'anno scorso, passando da 94 800 a 96 300. E' cresciuta anche la percentuale di presenze alle proiezioni, dal 79,60 % nel 2009 al 79,80 % per un numero uguale di proiezioni (351 quest'anno, di cui 123 andate esaurite, ossia più di un terzo).
Fiction e documentario hanno inoltre ricevuto nuovamente la stessa attenzione. Il programma dedicato al regista americano Larry Cohen ha ottenuto un enorme successo, ma è andata molto bene anche la retrospettiva su Eric Rohmer, con circa 4700 spettatori.
(Tradotto dal francese)
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