Ombline: diventare madre in carcere
Lanciata sulla scena internazionale in occasione dell'ultimo Festival di Cannes con La princesse de Montpensier [+leggi anche:
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scheda film], l'astro nascente Mélanie Thierry (César 2010 della migliore promessa femminile per Le dernier pour la route [+leggi anche:
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scheda film]) ha cominciato ieri le riprese del primo lungometraggio di Stéphane Cazes, Ombline, che esplora il tema della maternità in ambito carcerario.
Scritto dal regista e vincitore nel 2008 del premio Sopadin della Migliore Sceneggiatura Junior, lo script è centrato su Ombline, una giovane donna di una ventina d'anni, condannata a quattro anni di prigione mentre è incinta di due mesi. Dà alla luce Lucas e lo tiene in carcere con sé per i 18 mesi consentiti dalla legge. Dovrà crescerlo e scoprire il suo ruolo di madre in mezzo alla violenza e alla miseria dell'ambiente carcerario.
Prodotto da Jérémy Zelnik per Dibona Films e da Ilann Girard per Arsam international, Ombline è coprodotto dalla società belga Entre Chien et Loup. Pre-acquistato da Canal + e CinéCinéma, il film beneficia anche di un anticipo sugli incassi del Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC), del sostegno della regione Midi-Pirenei, della Fondazione Gan, della Comunità Francese del Belgio e di Bruxelles Images. Le riprese si svolgeranno fino al 22 dicembre in Francia (in particolare a Tolosa, nel carcere Saint-Michel) e in Belgio.
(Tradotto dal francese)
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