email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

INDUSTRIA Regno Unito

Arriva la revisione giudiziaria del controverso Digital Economy Act

di 

In aiuto di chi condivide e scarica file illegalmente nel Regno Unito, è arrivata la notizia che l’Alta Corte ha ordinato la revisione giudiziaria del controverso Digital Economy Act.

Il documento era stato approvato pochi giorni prima che il Governo dei Labour lasciasse il posto alla coalizione Liberal Democratica-Conservatrice. I maggiori service provider inglesi, British Telecom e TalkTalk, si erano uniti a luglio e avevano interpellato la Corte, dichiarando che l’esclusione degli utenti colpevoli di reiterato file sharing avrebbe infranto quanto previsto dalle leggi sui diritti umani in Europa. Un giudice riesaminerà ora l’Act a febbraio 2011.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Andrew Heaney, direttore esecutivo per le strategie e la regolamentazione di TalkTalk, ha dichiarato: “Siamo molto felici che la Corte abbia riconosciuto a pieno titolo le nostre preoccupazioni su quanto previsto dal Digital Economy Act come provvedimento alla violazione del copyright. L’Act era stato realizzato in fretta in Parlamento, davanti soltanto al 6% dei membri presenti al brevissimo dibattito, e ha gravissime mancanze. I provvedimenti per ridurre il file sharing illegale sono iniqui, non funzionano e possono portare alla violazione della privacy di milioni di clienti innocenti, che non hai mai infranto alcuna regola.

“Aspettiamo di avere una corretta valutazione sulla legalità e la legittimità dell’Act, per assicurare che tutte le parti siano protette prima di procedere”.

Il giudice potrà guardare anche alla vicina Irlanda, nella quale il mese scorso l'Alta Corte ha deciso di non applicare l’esclusione dall’utilizzo di Internet per gli utenti che abbiamo scaricato illegalmente dei contenuti.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy