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FILM Regno Unito / Stati Uniti

Harry Potter, la fine ha inizio...

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A dispetto del titolo, ben chiaro nel suo “esoterico” significato ai lettori di J.K. Rowling, il nuovo Harry Potter impiega circa 120 minuti (su 146 effettivi) per svelare allo spettatore cosa sono I doni della morte: poi, neanche mezz’ora dopo aver spiegato l’arcano, il film finisce, dando l’appuntamento alla seconda parte del dittico. Ebbene sì, perché per duplicare gli incassi, la Warner Bros. ha pensato bene di duplicare anche l’episodio conclusivo: con il rischio, però, di amplificare “l’effetto frustrazione” proprio di ogni saga.

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Come “leggere” dunque, cinematograficamente parlando, questo Harry Potter e i doni della morte – Parte I [+leggi anche:
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di David Yates? L’impressione è che si tratti della seconda “più lunga sequenza di raccordo della storia del cinema” (rubiamo la definizione al critico Paolo Mereghetti, che la coniò per il ben più fluviale Il Signore degli Anelli – Le due torri).

Se però il ciclo tolkieniano si risolveva in una trilogia, con maghi e “babbani” chiuderemo nel luglio prossimo a quota 8. Troppo, specie per il pubblico meno “devoto”: soprattutto se si pensa che in questo (pen)ultimo capitolo a reggere le sorti del film – oltre che della lotta del Bene contro il malvagio Voldemort (Ralph Fiennes) – restano i soli Harry (Daniel Radcliffe), Ron Weasley (Rupert Grint) ed Hermione Granger (Emma Watson). Spariti o quasi i “comprimari” di lusso che hanno fatto la fortuna dei film precedenti (poche pose per Brendan Gleeson e Imelda Staunton), poco resta della coralità che in passato riuscì a coinvolgere anche gli spettatori meno inclini al fantasy.

Fortuna che a tratti il film ritrova la “magia” delle origini (la leggenda dei doni della morte è raccontata in una lunga sequenza che sembra omaggiare l’animazione di silhouette di Lotte Reineger e Michel Ocelot). Più spesso, però, la sensazione è di trovarsi di fronte a una saga destinata soprattutto agli adepti: numerosissimi, se per un sondaggio di IMDB tra utenti e visitatori del sito siamo di fronte al secondo film più atteso del 2010, preceduto soltanto da Alice in Wonderland di Tim Burton.

Prodotto dalla britannica Heyday Films con Warner Bros. Pictures, Harry Potter e i doni della morte esce tra il 17 e il 19 novembre in tutto il mondo, distribuito quasi ovunque da Warner.

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