Il WCF della Berlinale sostiene il prossimo Ustaoglu
La giuria del World Cinema Fund (WCF) della Berlinale si è riunita il 15 novembre per attribuire un totale di 150 000 euro di aiuti alla produzione a quattro progetti e 27 000 euro di aiuti alla distribuzione sul territorio tedesco.
Il cineasta turco Yesim Ustaoglu ha ricevuto 30 000 euro per ARAF - Somewhere in Between, prodotto dalla sua società con The Match Factory come partner tedesco.
Due progetti cileni sono inoltre sostenuti: Sentados frente al fuego di Alejandro
Fernández Almendras, coprodotto in Germania da Pandora, ha ottenuto 50 000 euro, e The Passion of
Michelangelo di Esteban Larraín, coprodotto da Oliver Röpke Filmproduktion, 40 000
euro. D'altronde, il Sud America è una riserva di talenti dove il WCF ha già trovato delle perle, come l'Orso d'oro dell'anno scorso, la coproduzione ispano-peruviana Il canto di Paloma [+leggi anche:
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scheda film]. Il quarto progetto selezionato è di origine marocchina: Sur la planche di Leila Kilani, che si è visto accordare 30 000 euro.
I sostegni alla distribuzione sono andati invece a: il vincitore della Palma d'oro cannense dell'anno, il pupillo del WCF Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti [+leggi anche:
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scheda film] di Apichatpong Weerasethakul (12 000 euro € per
Movienet, che lo ha lanciato in Germania il 30 settembre); il titolo premiato nella sezione Un Certain Regard dell'ultimo Festival di
Cannes Octubre [+leggi anche:
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scheda film] dei peruviani
Daniel e Diego Vega (7000 euro per Neue
Visionen, che lo ha lanciato il 14 ottobre); e Kick Off di Shawkat Amin Korki (8000
euro per Mitosfilm).
Da quando è stato creato nell'ottobre 2004 dal Festival di Berlino, in collaborazione con la Fondazione tedesca per la cultura e con l'Istituto Goethe, il WCF ha sostenuto la produzione e la distribuzione di 80 progetti scelti fra 1411 candidati provenienti da tutto il mondo. Le domande per la prossima tornata di aiuti alla produzione dovranno essere inviate entro il 10 marzo 2011. Per maggiori informazioni, vai sul sito della Berlinale.
(Tradotto dal francese)
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