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ESERCENTI Europa

Preoccupazione nella filiera indipendente

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Al termine della sua conferenza annuale organizzata a Parigi dal 18 al 21 novembre, il circuito di sale Europa Cinemas ha tratto un bilancio contrastante dai dibattiti (leggi anche l’articolo e l’intervista all'economista Olivier Bomsel). Centrate sull'equipaggiamento digitale, i nuovi comportamenti degli spettatori e la diversificazione delle attività nelle sale (specialmente in direzione della generazione Internet), le discussioni hanno messo in luce una moltitudine di iniziative degli esercenti nel campo dei media sociali, ma hanno anche rivelato numerose inquietudini nella filiera indipendente.

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Secondo Europa Cinemas, "la crisi economica si traduce in diversi paesi d'Europa in tagli netti ai budget culturali e audiovisivi. Questa situazione minaccia le sale che corrono rischi nella loro programmazione. Più grave ancora è la situazione degli esercenti indipendenti che, su tanti piccoli mercati, non ottengono né contributo digitale da parte dei distributori, né sostegno pubblico. Evidentemente, queste sale non avranno i mezzi per affrontare la transizione e chiuderanno le loro porte, indebolendo così la diffusione del cinema europeo". Secondo una stima, da 5000 a 6000 sale in Europa si troverebbero in questa situazione.

I partecipanti alla conferenza hanno anche considerato con interesse la situazione della Francia, dove una legge inquadra il mercato e il Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC) ha messo in atto un meccanismo correttivo delle ineguaglianze d'accesso ai VPF (Virtual Print Fee). "Nessun altro paese ha finora messo in pratica un dispositivo del genere", sottolinea il comunicato finale.

Infine, i Premi Europa Cinemas 2010 sono stati assegnati a Skalvijos Kino Centras (Vilnius - Lituania) nella categoria Migliore programmazione, a Kinodvor (Lubiana - Slovenia) per la Migliore attività pubblico giovane, e a Watershed (Bristol - Regno Unito) designato Miglior impresario.

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(Tradotto dal francese)

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