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CINED@YS Italia

Un patrimonio grande come l’Europa

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A Torino l’Europa si fa grande. E con lei anche il patrimonio degli audiovisivi. Con l’imminente ingresso nell’Unione Europea della Polonia, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca (già dallo scorso settembre), Lituania, Slovenia, Slovacchia e Cipro, anche il settore degli audiovisivi si adegua ai comportamenti giuridici ed economici comunitari. Proprio di questo si parlerà il 14 e il 15 novembre prossimi al Convegno dal titolo Patrimonio cinematografico europeo di fronte all’allargamento dell’Unione Europea, previsto in coda alla 20ma edizione del Torino Film Festival, in programma dal 7 novembre.
Organizzato nell’ambito dell’iniziativa Cined@ys della Commissione Europea, l’incontro si divide in due momenti salienti in cui si discuterà della conservazione e della diffusione del patrimonio cinematografico europeo, decisamente arricchito con l’entrata dei nuovi Paesi membri. L’ingresso dei nove rafforzerà, tra le altre cose, i legami tra le cineteche permettendo nuove collaborazioni e scambi di conoscenze. I partecipanti alla discussione – tra cui Grabrielle Claes, presidente dell’ACE (Associazione cineteche europee), Anne Chouchmann, responsabile degli archivi parigini INA e Dinko Totakovic, direttore della cineteca di Belgrado – cercheranno di quantificare l’entità del patrimonio cinematografico europeo oltre a rintracciare strategie per valorizzarlo e diffonderlo. Proprio l’argomento diffusione sarà al centro degli interventi dell’incontro previsto per venerdì 15 in cui Francesco Maselli, presidente dell’ AIDAA (Associazione Internazionale autori audiovisivi), Jacques Poitrat, responsabile “Patrimonio” ARTE, il regista Ildiko Enyedi e Giacomo Mazzone, segretario generale Eurovisioni, esamineranno insieme agli altri relatori, le varie esperienze di divulgazione di opere cinematografiche con particolare attenzione a quelle appartenenti al passato e cercheranno di individuarne le modalità di incontro con il pubblico, specialmente quello giovane.
Nel pomeriggio della stessa giornata un dibattito a cui parteciperanno tra gli altri, i registi Andrei Wajda e Bertrand Tavernier, il segretario generale della Comunità francese del Belgio, Henry Ingberg, il presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Mario Ricciardi e Jacques Delmoly, direttore del Programma Media, si cercherà di tirare le somme sul patrimonio cinematografico europeo e sull’importanza di questa eredità culturale nella società contemporanea.

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