Minacciati i piccoli film
- Solo due settimane nelle sale: le piccole produzioni schiacciate dal mercato. E i finanziamenti sono sempre più inaccessibili
Tempi difficili per le piccole produzioni, gravate dalle pressioni sugli esercenti, dall’impoverimento e dalle crescenti difficoltà per ottenere finanziamenti. Secondo un’inchiesta del quotidiano francese “Le Monde” dedicata al tema, i film avrebbero oggi solo due settimane per assicurarsi una sopravvivenza in sala, mentre alcuni anni fa il passaparola poteva contare su un lasso di tempo di due mesi. Risultato: gli esercenti ripiegano prudentemente sulle grosse produzioni, il mercato è inflazionato dalle campagne di promozione dei distributori e dal numero di copie in circolazione, le uscite si concentrano in pochi periodi clou riducendo ulteriormente le chance dei piccoli film.
Ma anche il fronte dei finanziamenti preoccupa ancora. Gli obblighi di investimento di Canal+ nelle produzioni a basso budget (meno di 5.34 milioni di euro) presentano quest’anno strane caratteristiche. In effetti, secondo l’associazione degli autori e dei registi (ARP) la “commissione di autorizzazione’” (Commission d’agrément) del Centro nazionale di cinematografia ha notato al primo semestre del 2002 un totale di undici film costati esattamente 5.34 milioni di euro. Un clima di sospetto alimentato dall’accesso sempre più complesso alle Sofica (forme di finanziamento privato) e all’”anticipo sugli incassi” (avance sur recette), ma anche dalle resistenze degli istituti bancari ad investire nelle coproduzioni europee.
Tutti i professionisti del cinema francese chiedono la creazione di un organismo che possa aiutare i produttori a conoscere i finanziamenti, gli statuti giuridici e fiscali europei. Il CNC e Unifrance potrebbero, a breve, predisporre una struttura di questo tipo.
(Tradotto dal francese)
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