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INDUSTRIA Regno Unito

Alan Parker alla riscossa

di 

- Il direttore del Film Council annuncia i tre punti essenziali per la salvaguardia e il rilancio del cinema britannico

Parlando ieri ad una platea di operatori dell’industria cinematografica britannica e di rappresentanti del governo inglese riuniti nella sede londinese della BAFTA (British Academy for Film and Television Arts), il regista Alan Parker, direttore generale del UK Film Council, ha annunciato i progetti a medio e lungo termine per creare e sostenere una forte industria cinematografica britannica. L’auspicio è che il Regno Unito possa ritagliarsi una fetta molto più consistente del potenziale mercato globale cinematografico, stimato in circa 60 miliardi di dollari (l'equivalente di quasi 60 miliardi di Euro).
Secondo Parker, sono tre i punti chiave sui quali il governo inglese, insieme all’industria cinematografica, si devono concentrare. Primo, migliorare la distribuzione di film inglesi, sia ‘in casa’ che all’estero tramite una revisione delle attuali normative fiscali che permettono la totale esenzione dalle tasse per coloro che investono nel primo anno di produzione di un film inglese. La normativa scade nel luglio 2005. Parker ha detto che bisogna anche creare degli incentivi per incoraggiare i distributori ad investire e comprare film inglesi.
Il secondo punto riguarda la creazione e lo sviluppo di conoscenze tecniche finanziando queste iniziative con un mix di denaro proveniente dalla lotteria nazionale, fondi del governo e con il sostegno dell’industria stessa.
Il terzo punto consiste nell’ incoraggiare gli investimenti nell’industria e nella produzione cinematografica situati nel Regno Unito, offrendo all’industria mondiale infrastrutture e servizi all’avanguardia. E’ possibile facilitare ciò introducendo nuove misure come la revisione dei criteri che definiscono “un film inglese” come tale, la creazione di alleanze strategiche con nuovi territori fuori dall’Europa come l’Australia, l’India, la Corea del Sud e la Tailandia, e rafforzando la posizione del Regno Unito nella Commissione europea.
“L’industria cinematografica del Regno Unito non ha bisogno di cure rapide o di cure palliative se vuole ottenere il successo su scala mondiale. Ha bisogno invece di una radicale reinvenzione,” ha detto Parker. “Ci troviamo ad un bivio. La situazione sta cambiando e noi non ci possiamo permettere di stare qui come delle statue culturali. Possiamo ritornare alla “Piccola Inghilterra” o dare il via ad un attacco sostenuto su vasta scala. Sta a tutti noi scegliere.

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(Tradotto dall'inglese)

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