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AUDIOVISIVI Francia

Il cinema contro il calcio

di 

- I professionisti del cinema contro l’aumento dei diritti tv per le partite, a discapito delle risorse destinate all’audiovisivo

Coro di protesta solidale da parte dei professionisti del cinema francese per denunciare l’aumento dei costi sostenuti dai canali televisivi sui diritti di trasmissione delle partite di calcio, attualmente in rinegoziazione da parte dell’industria televisiva e delle società calcistiche.
Tra i capofila del movimento: l’ARP (Autori, registi e produttori), il Sindacato dei produttori e venditori di film francesi e la Società dei registi francesi (SRF), oltre all’USPA (Unione sindacale della produzione audiovisiva e il CSA (Consiglio superiore degli audiovisivi). La loro preoccupazione riguarda l’inflazione degli acquisti dei diritti per le stagioni calcistiche 2004/2007che rischiano di ridurre le risorse dedicate alla creazione cinematografica e audiovisiva.
Nella lettera indirizzata a Jean-Jacques Aillagon, Ministro della Cultura, il presidente del Sindacato dei produttori e venditori, Antoine de Clermont-Tonnerre sottolinea che “se non si farà nulla, sarà un vero furto sugli incassi dei canali televisivi”. Dello stesso punto di vista anche il presidente della SRF, Pascal Thomas che in un articolo pubblicato sul quotidiano francese “Le Monde” reclama l’intervento dello Stato per circoscrivere le negoziazioni ed evitare l’aumento dei prezzi nella “guerra del calcio” opponendo da una parte Canal+ e dall’altro TF1 e M6.

(Tradotto dal francese)

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