11/11/2002 - Cinque titoli britannici sbancano i botteghini inglesi. In un mercato di solito dominato da Hollywood, a far la parte da leone ci hanno pensato film come Morvern Callar e Sweet Sixteen

Il mercato ha un modo tutto suo di sovvertire le regole stabilite. Così è successo nel Regno Unito, mercato solitamente dominato da film hollywoodiani al punto che i titoli inglesi sono costretti ad attendere anni prima di arrivare sugli schermi nazionali, dove nella scorsa settimana ben cinque tra produzioni e co-produzioni britanniche stanno addirittura sbancando i botteghini. Si tratta di Morvern Callar di Lynne Ramsay, 28 Days Later di Danny Boyle, My Little Eye di Marc Evans, All or Nothing di Mike Leigh e Sweet Sixteen di Ken Loach. Tutto questo è successo pochi giorni dopo il discorso di Alan Parker, regista nonché presidente del Film Council, che a gran voce chiedeva sovvenzioni per incoraggiare i distributori a investire nei film britannici.
Il fatto estremamente inusuale e positivo riguardo a questi film è che tutti tranne 28 Days Later sono distribuiti da compagnie indipendenti.
Momentum Pictures ha in carico sia il film horror My Little Eyes che Morvern Callar, rispettivamente a quota 4 milioni di euro (dopo 5 settimane) e 123mila euro (al secondo weekend).
28 Days Later,nelle sale contemporaneamente a Morvern Callar ma sostenuta da un grossa campagna pubblicitaria e una distribuzione ampia ottenute grazie a 20th Century Fox, è a quota 2,25 milioni di euro al primo weekend. All Or Nothing, primo titolo di UGC Films (nuova postazione inglese del gruppo francese UGC) ha totalizzato 766.000 euro alla terza settimana, mentre Sweet Sixteen, distribuito da Icon Film Distributors, è alla sua quinta settimana con un incasso di oltre un milione di euro.

(Tradotto dall'inglese)