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NUOVE TECNOLOGIE Francia

Un’eroina tutta pixel

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- Cinque anni per animare Kaena, la prophétie, primo film francese realizzato tutto al computer. Una storia avvincente per sedurre gli adolescenti e far concorrenza ai giganti americani

La Francia si è messa in testa di contrastare gli USA a suon di pixel. Kaena, la prophétie è infatti il primo lungometraggio francese interamente realizzato in computer grafica (Computer Generated Image).
Prodotto dalla Chaman Productions di Denis Friedman, in collaborazione con Studio Canal e la TVA International, Kaena nasce nel 1997 da un’idea di due giovani autori francesi, Chris Delaporte e Patrick Daher, per un videogioco che, dopo l’incontro con Friedman, si è trasformato in un telefilm di 52 minuti.
Presentato in anteprima a un consesso di 200 professionisti, il pilot ha avuto un tale successo da convincere autori e produttori a un ulteriore sviluppo. Kaena è diventato così un film per il grande schermo.
Messo in cantiere nello ’98 sotto la direzione artistica dei due creatori, con un budget di circa 26 milioni di euro e la collaborazione di un centinaio di professionisti della computer grafica - tra cui il direttore dell’animazione Patrick Bonneau (Men in Black, Il mondo perduto e Star Wars: episodio I) e Jonathan Miller, direttore degli effetti sonori di Blade -, il progetto prevede anche l’uscita, in contemporanea con il film, del videogioco la cui realizzazione è stata affidata alla NAMCO, società giapponese leader nel settore. In attesa dell’uscita in sala, prevista per gli inizi del 2003, il web è stato letteralmente invaso dal teaser del film, che propone alcune immagini di un mondo fantastico popolato da strane creature che la giovanissima eroina è costretta ad attraversare per riuscire a salvare gli alberi giganteschi che mantengono in vita il suo popolo.
Un soggetto quello di Kaena, la prophétie destinato soprattutto agli adolescenti, segmento di spettatori spesso trascurato dalle produzioni più importanti del settore dell’animazione, come la Disney, la Dreamworks o la Fox. Ma la storia complessa in cui personaggi realistici si rivelano ben distanti dagli eroi virtuali (come Lara Croft), ha ottime possibilità di coinvolgere anche un pubblico più adulto.

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