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INDUSTRIA Francia

La FICAM contrattacca

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Il dibattito sulle difficoltà del settore tecnico, aperto dal rapporto Couveinhes trasmesso all’inizio del mese di novembre al ministro della Cultura e delle Comunicazioni, arriva alla FICAM, la Federazione delle industrie del cinema, dell’audiovisivo e del multimedia.
Nel suo rapporto di novembre, la FICAM ha dato il suo punto di vista sulla situazione di crisi del settore. Secondo un’inchiesta promossa dalla FICAM, il settore tecnico dell’immagine ha registrato 11 milioni di euro di perdite nel 2000 e 30 milioni di perdite nel 2001. Il mancato profitto, pari a 100 milioni di euro all’anno, causa inoltre il trasloco dei set.
Per frenare questa tendenza la FICAM chiede un piano di rilancio con: aiuti fiscali per rendere le riprese in Francia più attraenti, un osservatorio sulla “delocalizzazione”, una commissione incaricata di analizzare le misure di sostegno ipotizzabili, e garanzie di credito supplementari dell’IFCIC (istituto per il finanziamento del cinema e delle industrie tecniche) per riassorbire il problema cruciale delle scadenze di pagamento.
Tra le proposte anche la richiesta di limitare le spese artistiche nelle produzioni, visto che il loro aumento provoca una riduzione automatica del budget tecnico. Un fenomeno che la FICAM ritiene nocivo per l’industria del cinema nel suo insieme poiché il settore tecnico porta attualmente 40 milioni di euro l’anno a sostegno delle produzioni indipendente.

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(Tradotto dal francese)

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