Classificazione, il dibattito continua
Ancora nessun risultato sul dibattito parlamentare sulla violenza nei film e la pornografia in televisione, rimandato al prossimo gennaio.
La commissione degli Affari culturali della Camera dei deputati ha subito abbandonato l’idea del doppio visto d’uscita dei film da parte del ministero della Cultura e di quello degli Affari Sociali, stabilendo che l’unico ministero preposto al visto resta quello della Cultura.
Tuttavia il ministro della Cultura e delle Comunicazioni, Jean-Jacques Aillagon ha annunciato di voler modificare struttura e funzionamento della ‘Commissione di classificazione’. Il suo obiettivo è quello di rinforzare la presenza di esperti dell’universo giovanile (medici, educatori, specialisti delle tematiche giovanili, dell’impatto dell’immagine sui più giovani) e di cambiare le regole della votazione per quanto riguarda il divieto ai minori di 18 anni (maggioranza semplice invece che maggioranza dei due terzi).
Attualmente, la commissione che dipende dal Centro Nazionale di Cinematografia, fornisce soltanto indicazioni sul visto di un film: per tutti, vietato ai minori di 12 anni, di 16, di 18, classificato X o divieto totale. Indicazioni che sono poi inoltrate al ministro della Cultura, il solo deputato a decidere sul visto. Adesso sarà il direttore del CNC David Kessler che dovrà tentare di concretizzare i cambiamenti richiesti dal ministro.
(Tradotto dal francese)
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