Gli europei in lizza
di Ilias Konteas, Stefania Chinzari
- Dieci i film europei (più tre coproduzioni) che partecipano in concorso al prossimo Berlino. Il ritorno di Chéreau, la prima volta di Salvatores e Kramer, il nuovo Winterbottom
Sono 22 i film in concorso alla Berlinale, che si apre il 6 febbraio prossimo. Il programma, che verrà illustrato il 28 gennaio, comprende anche cinque film fuori concorso e una serie di proiezioni speciali che accompagnano il programma ufficiale. Due le proiezioni di gala, Lola in onore di Anouk Aimée e Tokyo Monogatari in occasione della retrospettiva organizzata per il centenario della nascita di Yasujiro Ozu.
Dieci le prime mondiali ospitate nel concorso e molti i titoli europei presenti. Eccoli:
Good bye, Lenin! di Wolfgang Becker (Germania)
Una farsa tragicomica interpretata dai giovani attori Daniel Brühl e Katrin Saß.
Der alte Affe Angst (Angst) di Oskar Roehler (Germania)
E’ la storia d’amore di una coppia che vede la propria relazione minacciata dalla morte e dal tradimento. Protagonisti: Marie Bäumer, André Hennicke and Vadim Glowna.
Lichter (Distant Lights) di Hans-Christian Schmid (Germania)
Cinque storie che s’intessono per raccontare paure, problemi esistenziali, desideri e speranze di protagonisti che vivono lungo il confine tedesco-polacco. Nel cast anche August Diehl, Herbert Knaup, Devid Striesow and Maria Simon.
Mang Jing (Blind Shaft) di Li Yang (Germania, Cina)
Il primo lungometraggio di un regista di documentari sulla dura vita quotidiana in una miniera della Cina settentrionale.
My Life Without Me di Isabel Coixet (Spagna, Canada)
è la storia di una giovane donna costretta da una grave malattia a riesaminare tutta la sua vita.
In This World di Michael Winterbottom (Regno Unito)
Vicissitudini e destino di un giovane emigrante afgano. Interpreti: Jamal Udin Torabi, Enayatullah e Imran Paracha.
Ja zuster, nee zuster (Yes Nurse, No Nurse) di Pieter Kramer (Olanda)
Un’opera prima, una commedia musicale tratta da una serie televisiva di successo andata in onda nei Paesi Bassi negli anni Sessanta interpretata da Loes Luca, Paul de Leeuw e Paul R. Kooij.
Rezervni Deli (Spare Parts) di Damjan Kozole (Slovenia)
Una prima mondiale. Gli espedienti di contrabbandieri senza scrupolo per sfruttare la disperazione dei rifugiati. Peter Musevski, Aljosa Kovacic e Aleksandra Balmazovic nei ruoli principali.
Io non ho paura di Gabriele Salvatores (Italia)
Il regista premio Oscar descrive rapporti, trame e equillibri psicologici tra gli adulti con gli occhi di un ragazzino del Sud Italia. Interpreti: Aitana Sanchez-Gijon, Diego Abatantuono, Dino Abbrescia e giovani attori non protagonisti.
La Fleur du mal (The Flower of Evil) di Claude Chabrol (Francia)
Una famiglia alto-borghese costretta a confrontarsi con colpe a lungo seppellite. Il film è affidato a Nathalie Baye, Benoit Magimel, Suzanne Flon e Bernard Le Coq.
Son Frère di Patrice Chéreau (Francia)
Il vincitore dell’Orso d’oro 2001 torna con la storia di due fratelli che dopo lunghi anni di silenzio tornano a vedersi a causa della malattia che ha colpito uno di loro. Nel cast, Bruno Todeschini, Eric Caravaca e Maurice Garrel.
Petites Coupures di Pascal Bonitzer (Francia)
La storia quasi burlesca di un noto serial killer che nella continua ricerca di una nuova vittima rischia di perdere la vita. Protagonisti: Daniel Auteuil, Kristin Scott Thomas, Ludivine Sagnier e Jean Yanne.
The Life of David Gale di Alan Parker (Regno Unito, Usa)
Un estremo oppositore della pena di morte, condannato alla pena capitale con l’accusa di omicidio, racconta a un giornalista la sua versione dei fatti poche ore prima della fine. Kevin Spacey e Kate Winslet superstar.
Sei le Proiezioni speciali, tra cui due opere danesi:
It’s all about Love di Thomas Vinterberg (Danimarca)
Dal regista Dogma un film che mescola commedia romantica, thriller e science fiction, con Joaquin Phoenix, Claire Danes e Sean Penn.
Wilbur Wants to Kill Himself di Lone Scherfig (Danimarca)
Dalla vincitrice dell’Orso d’argento 2001 con Italian for Beginners una storia che ci porta fino in Scozia, a conoscere un uomo stanco della vita, protagonista di una commedia raffinata e sottile, interpretata da Jamie Sives, Adrian Rawlins e Shirley Henderson.
La petite prairie aux bouleaux (A Birch Tree Meadow) di
Marceline Loridan-Ivens
La vedova del celebre documentarista Joris Ivens ricostruisce la sua deportazione ad Auschwitz in questo film d’esordio accanto ad Anouk Aimee, ospite d’onore di questa Berlinale.
Ararat di Atom Egoyan
In omaggio al presidente della giuria di quest’anno, l’ultimo film del regista canadese sul genocidio degli armeni commesso durante la Prima guerra mondiale e il ritratto di alcuni armeni canadesi correlati con quegli storici eventi. Tra i protagonisti Arsinée Khanjian, David Alplay e Charles Aznavour.
Babij Jar di Jeff Kanew (Germania, Russia)
La tragica storia di due famiglie che disperatamente cercano di scampare all’Olocausto. Artur Brauner, uno dei maggiori produttori tedeschi, a cui questo film è dedicato, si è ispirato a questo capitolo della storia così poco conosciuto.
Three Days of Rain di Michael Meredith
Un’opera prima tratta da sei brevi racconti di Cechov. Presentata da Wim Wenders.
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