email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

INDUSTRIA Italia

Il cinema dei risultati

di 

- L'Anica presenta i dati ufficiali del 2002: le coproduzioni restano stabili ma aumentano gli investimenti

Il 2002 si può considerare un anno positivo per il cinema italiano. Lo afferma l'Anica, l'associazione nazionale dei produttori cinematografici, per bocca del presidente Gianni Massaro, che ha presentato a Roma i dati sull'anno appena trascorso. Secondo il bilancio dell'Anica il numero dei film prodotti è lievitato dai 103 del 2001 ai 130 di quest'anno. Un numero decisamente alto, che non si riscontrava dal 1991.

Restano stabili le coproduzioni e si registra un calo delle coproduzioni maggioritarie, cioé con una quota italiana più alta, ma il vero boom è quello degli investimenti di capitali: la cifra complessiva stanziata nel 2002 dall'industria per la produzione cinematografica è di 277,6 milioni di euro, con un incremento del 29 per cento rispetto all'anno precedente.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
madridfilmoffice_2024

Dei 130 film prodotti nel 2002, 34 sono stati finanziati con il Fondo di Garanzia destinato ai film di Interesse Culturale Nazionale. Lo scorso anno erano stati 31. Il contributo complessivo erogato a questi film è stato di circa 58 milioni di Euro, ossia 112 miliardi di vecchie lire, contro i circa 100 del 2001. Dei 34 film di Interesse Culturale, 24 sono usciti nelle sale nel corso del 2002, ed altri 4 sono usciti nel mese di gennaio 2003. Tra i titoli più noti L’ora di religione [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Marco Bellocchio, Callas Forever [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Zeffirelli, Il cuore altrove di Pupi Avati, Prendimi l’anima [+leggi anche:
intervista: Roberto Faenza
scheda film
]
di Roberto Faenza e Angela [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Roberta Torre.

Il contributo dello Stato al cinema italiano ha coinvolto 52 film nel 2002, con un apporto complessivo di 73,6 milioni di Euro. L’incremento complessivo in quantità dei film finanziati è stato +10 per cento e in denaro di 13,1 milioni di Euro. Dunque il contributo finanziario dello Stato ha inciso, sul totale dei capitali investiti, per il 26,5%. "Va perciò segnalato - afferma Gianni Massaro - il grande contributo che l’imprenditoria di settore ha dato al cinema italiano, con oltre 200 milioni di Euro di investimento. Un dato che, al di là degli esiti al botteghino, dimostra una grande vitalità del nostro cinema, oltre che coraggio nel lanciare nuovi talenti".

IMPORTAZIONE E DISTRIBUZIONE
Sono diminuiti i film importati in Italia nel 2002 (-19), rispetto all’anno precedente, confermando un trend già emerso lo scorso anno soprattutto per quanto riguarda quelli di nazionalità statunitense (-12). Diminuiscono però anche le importazioni di film europei (-6) e di film extra comunitari non USA(-1). "In crescita i film francesi e in discesa gli inglesi, con un’altalena che si verifica da diversi anni".

DISTRIBUZIONE FILM MERCATO SALA
Il cinema italiano registra un incremento positivo sia di presenze che di incassi. Si passa dai più di 16 milioni di biglietti venduti nel 2001 per vedere un film italiano o di coproduzione ai quasi 20 milioni di quest’anno.
In aumento sensibile anche la quota di mercato Italia relativa agli incassi, che si attesta al 22,2%, contro il 19,4% dello scorso anno.
Sostanzialmente stabile la quota americana, che dal 59,7% del 2001, si porta al 60,18%, con un semplice 0,48% in più.
Tra gli altri paesi, rilevante la quota mercato della Francia (6,04%).

Sui primi cinque titoli si concentra il 63,4% degli incassi totali italiani, il 77% sui primi dieci e l’87% sui primi sedici titoli italiani. Questo significa che i restanti 200 film programmati, tra cui 100 prime uscite, si devono dividere il 13% dell’incasso Italia del 2002. "Una concentrazione in pochi titoli che resta, a nostro avviso, il maggiore segno di debolezza dell’industria cinematografica italiana", riflette Massaro.

L’ESERCIZIO
In grande crescita i multiplex, ovvero le strutture cinematografiche con almeno 8 schermi, che sono arrivati, nel 2002, alla considerevole cifra di 51 strutture. Solo quest’anno sono stati inaugurati 15 nuovi complessi con 154 schermi in più.
I multiplex, ormai, catalizzano l’attenzione di più di 25 milioni di spettatori, circa il 30% del pubblico complessivo. Le previsioni dicono che, da qui al 2004, i multiplex assorbiranno circa il 50% del mercato nazionale.

HOME VIDEO
Nell’Home video cresce la disponibilità dei film italiani: sono 235 i nuovi titoli, "ed è apprezzabile che di queste nuove uscite la metà sia in DVD. Forse va fatto uno sforzo maggiore dal momento che rispetto al 2001, nell’anno in oggetto si sono stampati soltanto 2 DVD in più di film italiani. Riteniamo necessario un provvedimento che riduca i costi dei nuovi e dei vecchi supporti, equiparando l’IVA dei film in cassetta e in DVD a quella dei libri, cioè al 4%, come da tempo chiede l’industria: sarebbe un provvedimento equo e incentivante all’acquisto di DVD e videocassette originali, piuttosto che di quelle pirata, che purtroppo infestano il mercato non solo dell’home video, ma anche del cinema in sala".

PROGRAMMAZIONE CINEMA ITALIANO IN TV
Il cinema resta il primo genere di trasmissione televisiva per quantità offerta e durata, toccando, nell’anno 2002, una percentuale superiore al 25%. Ma i dati sulla programmazione di cinema italiano in televisione "sono preoccupanti per quanto riguarda la programmazione di prima serata, che vede sempre meno pellicole nazionali occupare la fascia più importante della programmazione".
In ogni caso ci sono 68 film italiani in meno programmati nel prime time, rispetto allo scorso anno e questo dato negativo coinvolge anche i film europei, che pur aumentando nelle 24 ore, diminuiscono nel prime time.

FICTION ITALIA IN TV
Cresce il monte ore della fiction italiana (film tv e miniserie) nelle reti nazionali, passando dalle 752 del 2001, alle 764 del 2002 secondo il rilevamento dello Studio Frasi. Le reti RAI hanno trasmesso nel 2002 407 ore di film tv e miniserie italiane e di coproduzione, superando di 3 ore il dato dello scorso anno, mentre Mediaset ha messo in palinsesto 357 ore di fiction, contro le 348 dello scorso anno. "Un dato positivo, soprattutto perché corroborato da dati d’ascolto decisamente importanti, che si attestano intorno ai quattro milioni di spettatori in media, soprattutto per le reti ammiraglie".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy