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AUDIOVISIVI Francia

Pulizie generali a Canal+

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- Entra nel vivo la ristrutturazione che comporterà anche riduzione del personale e ridistribuzione delle società satelliti

Primi segnali di ristrutturazione nel gruppo Canal+ con il licenziamento la settimana scorsa di Richard Lenormand, direttore generale di StudioCanal, e la consegna, a inizio febbraio, del rapporto della società di consulenza Cap Gémini.
Annunciata da diversi mesi, l’abbandono di Richard Lenormand segna la fine di un’epoca per StudioCanal: ambizioni ormai al ribasso, con la produzione di una quindicina di lunghi rispetto ai 66 del 2001. Inoltre la squadra di Studio è in continuo ridimensionamento: se n’è andato lo scorso luglio Brahim Chioua, già vice direttore e responsabile della produzione, che ha lasciato per creare Exception dove l’ha raggiunto anche Vincent Maraval insieme a tutta la struttura vendite internazionali di Wild Bunch, e ora è il turno di Juliette Renaud, già direttrice degli acquisti film stranieri, e Isabelle Peyreffite, ex responsabile di Studio Images. Una vera e propria emorragia che potrebbe ridurre drasticamente il personale di StudioCanal da 350 a 100 impiegati.
Sul versante della produzione, Xavier Couture, Amministratore delegato del gruppo Canal+, intende limitare le perdite che si sarebbero accumulate dal 1997.
Nel complesso, la Pay tv entrerà a breve in una fase di razionalizzazione che rischia di condurre ad un piano di ristrutturazione, il secondo dopo quello di giugno 2001 (217 licenziamenti).

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Le conclusioni del rapporto richiesto alla società di consulenza Cap Gémini circolano già nei corridoi. Il gruppo Canal+ sarebbe composto da oltre 2000 entità giuridiche distinte, che i consulenti consiglierebbero di dividere in due. Sul versante delle riduzioni di personale, molto dipenderà dalla riuscita della vendita della filiale di produzione audiovisiva Expand.
I professionisti del cinema francese, finanziati per il 20-25 per cento da Canal+, seguono con attenzione l’evoluzione di una ristrutturazione che potrebbe contagiare tutta la catena della cinematografia francese. Una buona notizia è però arrivata lo scorso 21 gennaio dal Consiglio sulla concorrenza: la sospensione dell’attribuzione alla Pay-tv dei diritti televisivi delle partite di campionato di calcio per le stagioni 2004-2007 per cui Canal+ era già pronto ad investire 480 milioni di euro.

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(Tradotto dal francese)

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