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BERLINALE 2011 Forum

Selezione: quando la sfera privata incontra l'attualità socio-politica

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Sui 39 titoli del programma principale e le 6 proiezioni speciali (senza contare la retrospettiva su Shibuya Minoru) del Forum del 61mo Festival di Berlino, alla sua 41ma edizione, l'Asia è molto ben rappresentata, ma 24 sono (co)produzioni europee. Quanto ai temi, la selezione pone l'accento su quello della famiglia, delle relazioni umane e dell'identità, spesso trattati da un punto di vista personale così come nelle loro implicazioni sociali e politiche.

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Oltre ai tre titoli che rappresentano il Vecchio Continente tra le proiezioni speciali, ossia il film tedesco diretto da sei mani esperte, Dreileben di Christian Petzold, Dominik Graf e Christoph Hochhäusler, Eine Serie von Gedanken di Heinz Emigholz e il documentario Himmel und Erde, diretto trent'anni fa dall'austriaco Michael Pilz, i paesi germanofoni sono ben rappresentati al Forum, così come la Francia e il Belgio (soprattutto da coproduzioni) e l'Europa dell'est, in particolare la Repubblica Ceca. Il Regno Unito, l'Europa del sud e la Scandinavia sono quasi totalmente messi da parte quest'anno. Da notare, in compenso, la presenza di un titolo albanese, cosa rara visto che il paese ha un'industria del cinema appena abbozzata.

I film europei del programma principale:
Auf der Suche / Looking for Simon di Jan Krüger (Germania/Francia)
Amnesty di Bujar Alimani (Albania/Grecia/Francia)
The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie Losier (Francia/Stati Uniti)
Brownian Movement di Nanouk Leopold (Paesi Bassi/Germania/Belgio)
Day Is Done di Thomas Imbach (Svizzera)
Dom / The House di Zuzana Liová (Slovacchia/Repubblica Ceca)
E-Love di Anne Villaceque (Francia)
De Engel van Doel / An Angel in Doel di Tom Fassaert (Paesi Bassi/Belgio)
Folge mir / Follow Me di Johannes Hammel (Austria)
Made in Poland [+leggi anche:
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di Przemysław Wojcieszek (Polonia)
Les mains libres / Free Hands [+leggi anche:
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di Brigitte Sy (Francia)
Nesvatbov / Matchmaking Mayor di Erika Hníková (Repubblica Ceca)
Osmdesát dopisů / Eighty Letters di Václav Kadrnka (Repubblica Ceca)
Poor kor karn rai / The Terrorists di Thunska Pansittivorakul (Germania/ Thailandia)
State of Violence di Khalo Matabane (Francia/Africa del Sud)
Submarine [+leggi anche:
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di Richard Ayoade (Regno Unito)
Swans di Hugo Vieira da Silva (Germania/Portogallo)
Territoire perdu di Pierre-Yves Vandeweerd (Francia/Belgio)
Traumfabrik Kabul / Kabul Dream Factory di Sebastian Heidinger (Germania/ Afghanistan)
Unter Kontrolle / Under Control di Volker Sattel (Germania)
Viva Riva! di Djo Tunda Wa Munga (Congo/Francia/Belgio)

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(Tradotto dal francese)

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