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BERLINALE 2011 Polonia

Una leggenda medievale per The Lost Town of Switez

di 

Dopo Peter and Wolf di Susie Templeton (Oscar 2008), Maska dei fratelli Quay (presentato quest'anno a Rotterdam) e Danny Boy di Marek Skrobecki (selezionato ai festival di Stuttgart e Amsterdam), una nuova produzione dello studio Se-ma-for di Lodz sta per sbarcare sulla scena internazionale: The Lost Town of Switez del polacco Kamil Polak. Il film farà il suo debutto mondiale il 16 febbraio nell'ambito della competizione dei cortometraggi della 61ma Berlinale (dal 10 al 20 febbraio 2011).

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Nato come lavoro di fine studi del regista, The Lost Town of Switez ha suscitato nel tempo l'interesse di numerosi professionisti, tra cui la società divenuta la sua principale produttrice: Human Arc, studio di Varsavia specializzato nel 3D. Il film combina infatti un'animazione classica basata sulle tradizionali tecniche della pittura a olio con l'animazione digitale 3D. Sette anni di lavoro e il coinvolgimento di 131 persone sono stati necessari per realizzare i 20 minuti del film.

The Lost Town of Switez è un adattamento del poema epico del più grande scrittore polacco dell'epoca romantica: Adam Mickiewicz. Il film mette in immagini una leggenda su un diluvio che avrebbe misteriosamente sommerso la città di Switez. L’azione si svolge su due livelli temporali: nel Medioevo e all'epoca di Adam Mickiewicz. Secondo i produttori, il film è una fiaba apocalittica sulla distruzione e i miracoli, sull'eterna lotta tra il bene e il male, sulla fede e la speranza. Una trama ritmata da una musica per coro e orchestra composta per l'occasione da Irina Bogdanovich.

Lo studio Se-ma-for ha recentemente avviato una nuova coproduzione: i 26 episodi di Koyaa dello sloveno Koljia Saksid, unico artista del suo paese a lavorare sull'animazione e le marionette.

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(Tradotto dal francese)

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