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Panorama - Jonny Vang

di 

- Presentato il film d'esordio di Jens Lien: una commedia che scherza sulla complessità della vita per un trentenne d'oggi

Non nuovo ai grandi palcoscenici internazionali (due volte a Cannes nella sezione cortometraggi), il regista norvegese Jens Lien, diplomato presso la London International Film School nel 1993, debutta nel lungometraggio con Jonny Vang, nella sezione Panorama. La storia, piuttosto divertente, si apre sulle disavventure del trentenne Jonny, confuso e incapace (nonostante la buona volontà e le molte e svariate soluzioni) di trovare una propria strada. La sua vita, in un piccolo centro, si divide tra debiti familiari, genitori in ospedale, allevamenti di vermi, e un solo amico, della cui moglie Jonny è da tempo l'amante.

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"In questo film parlo della complessità della vita, del voler cercare di essere e del non riuscirci", spiega Lien, "Per Jonny niente è come sembrava inizialmente, e ogni cosa è ben diversa da come gli appare". Il suo Jonny Vang, d'altra parte, tenta di essere un adulto responsabile, amico fedele e figlio irreprensibile, fallendo, in quasi tutti i casi, inesorabilmente.

Girato in un villaggio del Nord della Norvegia, il film segna il primo passo del progetto di cooperazione quadriennale, chiaramente orientata ai mercati internazionali, fra Maipo Film & TV-produksjon, (al suo secondo film di fiction dopo Elling [+leggi anche:
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) e Universal Picture Nordic.

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