15/02/2011

“A Buenos Aires la gente non sa quasi nulla delle case nelle quali abita. È una città in perpetuo movimento, di costruisce, poi si distrugge, poi si ricostruisce. Il suo volto cambia ed è caotico, ma con un fascino irresistibile”.

Così Gustavo Taretto, regista di Sidewalls [+leggi anche:
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scheda film] descrive la capitale argentina, al centro del suo lungometraggio di debutto proposto alla Berlinale nella sezione Panorama.

La storia ruota infatti intorno all’architettura di Buenos Aires, e ai suoi grandi edifici divisi da ’medianeras’ (lett. mura di mezzo). In due dei tanti appartamenti, si affiancano le vita parallele dei trentenni, single e tristi Martin e Mariana.

Come Martin, Mariana ha una relazione fallita alle spalle, vive da sola, ha molte fobie, passa tempo su internet, esce con persone sbagliate, nuota e cerca di tenere la mente occupata.
Tra gli alti e bassi comici del quotidiano, c’è forse però la speranza che due esperienze simili possano conoscersi, far incontrare le rispettive e fobie in un lieto fine, almeno provvisorio.

. Per il delizioso Sidewalls, co-prodotto dall’argentina Rizoma con la tedesca Pandora Filmproktion e la spagnola Eddie Saeta, Taretto, ex pubblicitario, ha scelto nel ruolo di Mariana l’attrice spagnola Pilar Lopez de Ayala dopo averla vista interpretare il ruolo della protagonista francese di En la ciudad de Sylvia [+leggi anche:
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scheda film] di José Luis Guerín (proiettato in Concorso alla Mostra di Venezia nel 2007).

Sulla realizzazione del film, il produttore Hernán Musaluppi ha commentato in conferenza stampa: “A Rizoma facciamo solo film che ci piacciono, e tutti diversi fra loro. Quando sei un produttore indipendente devi scegliere con attenzione non solo il film, ma anche con chi passerai i tuoi prossimi due-tre anni di vita professionale. Ho scelto questo film solo dopo aver conosciuto Gustavo Taretto, e il risultato ci soddisfa molto”.

Sidewalls viene venduto all’EFM da The Match Factory.