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PRODUZIONE Estonia

L’industria locale risale la china

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A due anni dai tagli dei fondi pubblici che avevano portato al blocco quasi totale della produzione cinematografica nel 2010, il 2011 sembra più roseo per il cinema estone. Otto pellicole saranno nelle sale locali (contro le quattro dello scorso anno), e fra queste i film d’animazione Lotte and the Moonstone Secret e The Idiot di Rainer Sarnet. Intanto, l’ingresso del paese nell’euro-zona potrebbe promuovere co-produzioni europee come One More Croissant di Ilmar Raag (leggi news), le cui riprese partiranno il mese prossimo.

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“Il nostro budget per 2011 non aumenterà, ma almeno non subirà ulteriori tagli!”, ha dichiarato Karlo Funk, Responsabile di Produzione e Sviluppo dell’Estonian Film Foundation (EFF) alla Berlinale, dove quattro lungometraggi estoni sono stati proiettati al mercato.

Nonostante la crisi economica globale, che ha portato il budget cinematografico totale dai 6.5 milioni di euro del 2008 agli attuali 5.5, l’EFF è riuscita a mantenere stabile il numero di produzioni annuali (circa 4-5 lungometraggi più documentari, corti e pellicole d’animazione). Il budget medio resta però basso (470.000 euro), ed è quindi difficile attrarre co-produttori stranieri. L’entrata dell’Estonia nell’euro dovrebbe però stabilizzare il mercato e facilitare le transazioni finanziarie con partner europei, e, di conseguenza, spingere alcuni film locali nel circuito festivaliero.

A Friend of Mine [+leggi anche:
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, uscito nelle sale domestiche a gennaio, è il debutto di Mart Kivastik, sceneggiatore di Taarka [+leggi anche:
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. La storia d’amicizia che vede protagoniste alcune delle principali star estoni — Aarne Üksküla, Alekander Eelmaa e Rita Raave — è stata prodotta da Anneli Ahven di Exit Film, Producer on the Move a Cannes 2010.

Letters to Angels, dramma su un uomo che torna a casa dopo un periodo di reclusione in un carcere afghano, è diretto da Sulev Keedus, candidato al Tiger a Rotterdam nel 2003 per Somnambulance. Il film low-budget prodotto da F-Seitse in co-produzione con la finlandese Frame Productions è stato distribuito il 27 gennaio.

Graveyard Keeper’s Daughter [+leggi anche:
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, uscito il 23 febbraio, è un film per famiglie della scrittrice, regista e produttrice Katrin Laur (Ruudi). La protagonista è una bambina di 8 anni, Lucia, che vive una vita “alla Pippi Calzelunghe” in una cittadina estone. Rat Trap dell’attore e regista Andres Puustusmaa è un dramma d’azione e di critica sociale tratto dalla storia vera di un politico che si fa giustizia da solo. La produzione Triamen Film è in parte finanziata da investitori privati.

A marzo è prevista l’uscita di Farts and Fury, commedia nera di Andres Maimik e Rain Tolk, già autori di 186 Kilometres [+leggi anche:
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, terzo successo dei botteghini locali di tutti i tempi. Hella W [+leggi anche:
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è un biopic finlandese di Juha Wuolijoki, co-prodotto da Amrion Film.

The Idiot è l’adattamento di Rainer Sarnet del romanzo di Dostoevsky, ed è prodotto da Homeless Bob Production (The Temptation of St. Tony [+leggi anche:
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). Il film, attualmente in fase di montaggio, potrebbe trovare un suo spazio a Cannes.

La pellicola d’animazione Lotte and the Moonstone Secret, sequel dell’hit 2006 Lotte in Gadgetville [+leggi anche:
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, sarà pronto anch’esso per maggio. Diretto da Heiki Ernits e Janno Põldma, il film è prodotto da Eesti Joonisfilm in co-produzione con la lettone Rija Films.

Tra i vari documentari interessanti sugli schermi nel 2011, c’è The Man Who Lived in 3D Time di Arko Okk, sull’ex Presidente estone Lennart Meri.

Alcuni lungometraggi andranno quest’anno in produzione, come One More Croissant di Ilmar Raag (The Class [+leggi anche:
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), prodotto in Francia da TS Productions, in co-produzione con Amrion Film e la belga La Parti Production con un budget di 2.4 milioni di euro. La storia di due anziane di diversa estrazione sociale che imparano a superare l’iniziale diffidenza e antipatia vede la partecipazione di Jeanne Moreau e Laine Mägi

Jaak Kilmi, regista del documentario di successo Disco and Atomic War [+leggi anche:
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, sta per avviare le riprese di un nuovo documentario.

Guardando al futuro, Funk ritiene che la nomina di Edith Sepp come responsabile dell’industria cinematografica del paese sia stata un passo positivo: Seppe è infatti un ex avvocato con una esperienza internazionale al Ministero della Cultura estone. “Abbiamo bisogno di una solida base legale, un piano d’azione chiaro per le riforme e l’introduzione di incentivi fiscali regionali”, ha commentato Funk.

Marge Liiske, Direttore dell’EFF, punta sul digitale: “Uno dei nostri obiettivi futuri è la digitalizzazione sistematica degli schermi del paese. Il pubblico locale andrebbe al cinema più spesso se potesse vedere film estoni”. Nel frattempo, il patrimonio cinematografico e la cultura estoni saranno celebrati nel corso dell’anno da Tallinn Capitale Europea della Cultura.

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(Tradotto dall'inglese)

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