email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

In concorso - Rezervni Deli

di 

- Nel film sloveno l'obiettivo è puntato sui profughi che cercano di infiltrarsi nella Comunità Europea

Videointervista

Rezervni Deli, del regista sloveno Damjan Kozole. L'odissea dei profughi, diretti, questa volta, verso i paesi della Comunità Europea attraverso la ex-Yugoslavia, è il tema centrale di un film girato principalmente in notturna, con una fotografia dai toni seppia che evidenzia una tragedia sempre più attuale.
Il punto di vista, questa volta, è quello dei trafficanti di uomini, che oltrepassano il confine con l'Italia ogni notte: un dramma umano che affligge non soltanto le vittime, ma anche i carnefici, e la loro disperata solitudine.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

L'esperienza di Kozole parte dai film indipendenti, l'ultimo dei quali, Porn Film, del 2000, aveva riscosso un discreto successo di pubblico in patria. "Ho cominciato con piccole produzioni, e l'indipendenza mi ha permesso di mettere a fuoco gli argomenti che volevo. Con Rezervni Deli è arrivato finalmente il momento di debuttare in una categoria di budget medio-alta", dice il regista.

La pellicola è stata infatti prodotta dalla Emotionfilm di Lubjana con la partecipazione del fondo nazionale per la produzione cinematografica, lo Slovenian Film Fund. 60.000 fermi ogni anno nel solo territorio sloveno, prosegue Kozole, sono il bilancio di un esodo quasi biblico: "Ho utilizzato i mezzi che mi venivano messi a disposizione per raccontare una storia vera, il nostro mondo, così brutale e cattivo, e quanto fragile possa essere la vita".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy