Una nuova legge per investire nei film
di Annika Pham
Secondo l’emendamento alla proposta di legge Communications Bill presentato dai due laburisti indipendenti Parmjit Dhanda e John Robertson, il nuovo super organismo di controllo Ofcom
potrebbe avere il potere di togliere le licenze ai canali terrestri se questi non programmano un maggior numero di film britannici nelle tv del Regno Unito.
“L’industria cinematografica è una risorsa culturale ed economica molto importante”, ha dichiarato ieri Dhanda, che può contare sul supporto del ministro della Cultura Kim Howells ma anche sui rivali del partito Conservatore, in seguito alla pressante azione di lobbying esercitata dal Film Council. Lo scorso novembre, il presidente del Film Council, il regista Alan Parker, aveva stigmatizzato con forza la mancanza di aiuto da parte delle emittenti britanniche all ‘industria del cinema: “La BBC investe meno dell’1 per cento del suo intero budget nella produzione di lungometraggi” aveva detto. “E persino peggio fanno ITV, Channel 5 e Sky , i cui palinsesti sono invasi di film americani. Questa mancanza di impegno da parte delle emittenti verso la produzione cinematografica interna è in totale controtendenza rispetto al resto d’Europa”.
Descritto come il piano per il futuro dei media nel Regno Unito, il Communications Bill dovrebbe diventare legge nell’autunno 2003.
(Tradotto dall'inglese)
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