23/03/2011

La GVU (Gesellschaft zur Verfolgung von Urheberrechten Verletzungen e.V), società che monitora la violazione dei diritti d'autore in Germania, ha pubblicato la sua relazione annuale sullo stato della pirateria nel 2010. L'associazione, composta da imprese e società legate all'industria del cinema e dell'intrattenimento, ha presentato il documento in cui si mostra una tendenza alla concentrazione delle pagine di download illegale, ma con un maggior volume complessivo di scaricamenti. Il tutto inquadrato in un processo di professionalizzazione del mercato dei download illegali, che non ha smesso di crescere nel corso dell'anno.

Sono due i modelli principali di pirateria in Rete: i portali che ospitano film sotto forma di archivi scaricabili, file-hosting, e quelli che offrono la possibilità di vedere le pellicole in video streaming, senza bisogno di scaricarle. Sebbene il numero complessivo dei portali si sia ridotto, la quantità di link disponibili è aumentato in modo considerevole, specialmente in video streaming, di cui è quadruplicato il numero di link per pagina rispetto all'anno precedente, mentre nello stesso periodo i download diretti da archivi sono cresciuti di poco. La concentrazione dell'offerta è il frutto della scomparsa di quindici portali, di cui tredici di download da archivi e solo due di streaming. Nel suo studio, la GUV mette inoltre in guardia sul grado di sofisticazione che stanno acquisendo questi portali illegali.

(Tradotto dallo spagnolo)