Sascha contro tutti
L'unica novità tedesca in sala, in questa timida settimana cinematografica, è distribuita da Salzgeber, società specializzata nei film d'autore che conta, tra le sue uscite più recenti, Going South [+leggi anche:
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scheda film] di Sébastien Lifshitz (lo scorso dicembre) e To Die Like a Man [+leggi anche:
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scheda film] di João Pedro Rodrigues (a inizio febbraio).
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scheda film], il regista tedesco d'origine yugoslava Dennis Todorovic, che ha studiato in Inghilterra e si è fatto le ossa a Praga, a Colonia e alla Scuola Andrzej Wajda di Varsavia, ritrova attraverso una storia di sentimenti lo scarto culturale (tra le origini montenegrine dei suoi personaggi e la loro vita tedesca) che esplorava già nel suo cortometraggio Amor fati (presentato a Locarno nel 2006).
La sceneggiatura di questa opera prima, sviluppata da Todorovic nell'ambito dei Talent Campus di Sarajevo e della Berlinale, segue i tormenti di un giovane pianista, Sascha (Sascha Kekez), la cui famiglia, trasferitasi a Colonia da vent'anni, è particolarmente impregnata dei valori tradizionali montenegrini. Tra un padre padrone che ha già organizzato il suo futuro in patria e una madre depressa che proietta tutti i suoi sogni sul figlio, Sasha fatica a esprimere i suoi sentimenti per il suo professore di piano (Tim Bergmann). Ma la situazione precipita, sullo sfondo di un eccentrico umorismo tutto est-europeo, e il giovane deve prendere delle decisioni.
Sascha è prodotto da Ewa Borowski per la società co-fondata a Colonia da lei e da Todorovic, Eastart Pictures.
L'altra novità europea della settimana è il film francese Potiche - La bella statuina [+leggi anche:
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scheda film] di François Ozon, con Catherine Deneuve e Gérard Depardieu (distr. Concorde).
(Tradotto dal francese)
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