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CANNES 2011 Selezione

Suspense fino al 14 aprile

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La suspense è d'obbligo fino alla conferenza stampa parigina del 14 aprile in cui saranno annunciati i candidati alla Palma d'Oro del 64mo Festival di Cannes (dall'11 al 22 maggio 2011). In effetti, stando alle nostre fonti, i giochi sono ben lungi dall'essere fatti, dovendo Thierry Frémaux e la sua squadra visionare ancora diversi film.

Tuttavia, numerosi cineasti europei hanno quasi certamente il biglietto in tasca per la competizione: il danese Lars von Trier con Melancolia (di cui si dice un gran bene), i belgi Jean- Pierre e Luc Dardenne con Le Gamin au vélo, l’italiano Nanni Moretti con Habemus Papam, il suo connazionale Paolo Sorrentino con Questo deve essere il posto, il finlandese Aki Kaurismäki con Le Havre [+leggi anche:
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intervista: Aki Kaurismäki
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e lo scozzese Lynne Ramsay con We Need To Talk About Kevin.

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Ad accompagnarli, l'americano Gus Van Sant con Restless e Terrence Malick con Tree of Life (ancora in bilico tra concorso e fuori concorso), il filippino Brillante Mendoza con Captured e il messicano Carlos Reygadas con Post Tenebras Lux. Anche il russo Andrei Zvyagintsev con Elena e il turco Nuri Bilge Ceylan con Once Upon a Time in Anatolia avrebbero buone chance.

Tra i principali outsider spiccano Upside Down dell'argentino Juan Solanas, Alps del greco Yorgos Lanthimos, Tatsumi del singaporiano Eric Khoo, Play dello svedese Ruben Ostlund, Paradise dell'austriaco Ulrich Seidl e La folie Almayer della belga Chantal Akerman, oltre a La source des femmes del romeno Radu Mihaileanu. Da notare che le possibilità di partecipare alla competizione per il russo Alexander Sokourov con Faust, del giapponese Hirokazu Kore-Eda con Miracle e del cinese Lou Ye con Love and Bruise sono date in calo, così come per il coreano Hong-jin Na con The Yellow Sea, che potrebbe piuttosto beneficiare della vetrina della Selezione ufficiale, e per The Exchange di Eran Kolirin, che potrebbe essere selezionato per la Quinzaine.

Maggiore incertezza regna sui film francesi, con cinque favoriti (la maggior parte dei quali non sarebbero stati ancora visti) per tre posti: Le Moine de Dominik Moll, Poulet aux prunes del duo Marjane Satrapi - Vincent Paronnaud, Les Biens aimés di Christophe Honoré, Hors Satan (già L'empire) di Bruno Dumont e L’Ordre et la morale di Mathieu Kassovitz. Si prevede un bel braccio di ferro, con in agguato L'Exercice de l'Etat di Pierre Schoeller e Un Amour de jeunesse di Mia Hansen Love.

Si segnalano infine, tra i tanti titoli in predicato per un passaggio sulla Croisette (lista non completa), La femme du Vème del polacco Pawel Pawlikowski, Alois Nebel del ceco Tomas Lunak, Thanator del palestinese Tawfik Abu Wael, Et maintenant on va où? della libanese Nadine Labaki, Chambre d’hôtel della sua connazionale Danielle Arbid, Michael dell'austriaco Markus Schleinzer, Polisse della francese Maïwen, Pater di Alain Cavalier, L'apollinide di Bertrand Bonello, Les géants [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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del belga Bouli Lanners, Sponsoring della polacca Malgorzata Szumowka, Halt auf freier Strecke del tedesco Andreas Dresen, The Loneliest Planet della russo-americana Julia Loktev e The Bullet del messicano Luis Hernández Navarro.

(Tradotto dal francese)

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