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ISTITUZIONI Svizzera

La Cineteca svizzera cambia pelle

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Il 29 marzo, la prima pietra del nuovo Centro di ricerca e archivio della Cineteca svizzera è stata posta sul sito che quest'ultima occupa da anni nel comune valdese di Penthaz. La demolizione progressiva dei locali attuali (Penthaz I) e la loro ricostruzione (Penthaz II) permetteranno all'istituzione di dotarsi di infrastrutture all'altezza della sua missione di conservazione.

Ricordiamo che con circa 62 000 film, 2,8 milioni di fotografie, 300 000 manifesti, 26 000 libri e 10 000 sceneggiature, la Cineteca svizzera possiede e amministra una delle più importanti collezioni di documenti cinematografici al mondo.

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Previsti in diverse tappe per non interrompere le attività in loco, i lavori dureranno fino al 2015 e costeranno alla Confederazione elvetica 60 milioni di franchi (45,8 milioni di euro). Il nuovo Centro è destinato innanzitutto a rilevare le numerose sfide tecniche che implicano la conservazione e l'archiviazione del materiale filmico che l'istituzione mette ogni anno a disposizione dei ricercatori e dei cinefili, ma anche le condizioni di accoglienza di questi ultimi figurano al centro del progetto. Oltre ai locali seminterrati riservati allo stoccaggio delle opere, l'edificio comprenderà, nella sua parte visibile, uno spazio museale, una sala cinematografica, cabine di visione, sale per conferenze e una biblioteca.

Su invito di Frédéric Maire, direttore della Cineteca svizzera, e di Jean-Frédéric Jauslin, direttore dell'Ufficio federale della cultura, un centinaio di persone ha assistito alla posa della prima pietra di Penthaz II.

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(Tradotto dal francese)

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